assemblea nazionale precari
COORDINAMENTO SCUOLA LOMBARDIA 3 OTTOBRE :: MOBILITAZIONI :: ASSEMBLEA DELLE SCUOLE SUPERIORI 27 novembre
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assemblea nazionale precari
Ciao, questa è la sintesi dell'assemblea:
Sintesi dell’Assemblea nazionale dei Precari
Data: 30 novembre
Luogo: Università statale La Sapienza, Facoltà di Fisica (occupata)
Ora: 11.00 – 17.30 (la presente sintesi si ferma alle ore 16.15 per problemi di rientro a Milano)
Presenti: circa 80 persone da molte città italiane; molti erano presenti a titolo individuale, altri con un comitato alle spalle. In generale si può sostenere che la mobilitazione a livello di docenti precari non è affatto ampia, anzi è tutta da costruire.
Presidenza: Catania, Napoli, Roma, Milano, Livorno, Terni, Venezia, Pisa, Marche.
Stato d’animo generale: preoccupato, incazzato, NON rassegnato.
Dichiarazioni generali sul senso dell’Assemblea Nazionale dei Precari:
No alla delega: chi abbia un minimo di realismo non può pensare neanche lontanamente che gli interessi dei docenti precari possano essere tutelati da qualcun altro (associazioni, sindacati, partiti politici), quindi bisogna impegnarsi TUTTI in PRIMA PERSONA, autorganizzarsi, coinvolgere gli altri colleghi precari, far crescere in tutti i modi il movimento di protesta. Senza questa premessa tutto è vano.
Autonomia e unità: tessere sindacali e appartenenze di vario tipo devono rimanere fuori dall’assemblea: l’assemblea è formata da precari autorganizzati, è un movimento dal basso, non si vota, non ci sono meccanismi di rappresentanza.
Identità all’interno del movimento: i precari devono lavorare all’interno del movimento nei vari comitati e coordinamenti scolastici e cittadini a fianco di genitori, studenti, ata, docenti di ruolo, studenti e precari dell’università: qualsiasi ghettizzazione è un’operazione suicida. Tuttavia, all’interno delle varie realtà del movimento, i precari devono far sentire la loro voce e, in quanto elemento più coinvolto (perdita del posto di lavoro) dai tagli e dal disegno generale del governo, devono rappresentare una sorta di avanguardia motivata ( devono sbattersi più di tutti gli altri).
Il lavoro da fare: il lavoro che ci attende è molto lungo e deve essere un’opera di mobilitazione finalizzata a radicare il movimento di protesta nel modo più capillare possibile. L’inverno dovrebbe essere dedicato a questo tipo di lavoro, per poi “esplodere” in primavera.
Forum e mailing-list
Verrà creata una mailing-list ad hoc (deve servire solo come mailing-list di coordinamento e di informazione per le cose più importanti, non deve assolutamente essere una mailing-list dove scambiarsi opinioni o messaggini, altrimenti si ingolfa subito).
Verrà creato un nuovo forum (oppure il forum “precari 11 luglio” verrà convertito).
(Appena sarà attivato metterò tutte le indicazioni sulla mailing-list del coordinamento 3 ottobre)
Interventi
Elenco solo alcuni degli interventi più significativi (analisi casi territoriali e azioni già compiute)
- Roma: il coordinamento indipendente dei precari ha dichiarato esplicitamente di non volersi isolare dalle altre componenti della scuola
- Castelli romani: informazione molto capillare sui decreti e sulle leggi coinvolgendo anche i genitori. Produzione di un documento molto dettagliato sulle previsioni dei piani orari nelle scuole superiori.
- Foligno: fatto un consiglio comunale aperto con delibera vs. tagli e disegno del governo sulla scuola.
- Napoli: in Campania ci sono stati 5.500 incarichi annuali in meno rispetto all’anno precedente, la situazione del sostegno e nelle scuole elementari è drammatica. Dopo numerosi presidi davanti ai provveditorati, molti posti (scuole primarie) tagliati sono stati riassegnati.
- Milano: molto buono lavoro a livello di comitati (delle elementari); la realtà delle superiori è invece molto eterogenea e debole. Il coordinamento 3 ottobre dopo un buon inizio è un po’ in calo.
- Catania: realtà del sostegno è drammatica, ci sono comitati coordinati da scuole primarie all’università. Per quanto riguarda il maestro unico in Sicilia la reale possibilità di un doposcuola è illusoria per carenze strutturali delle istituzioni scolastiche.
Livorno: hanno difficoltà a coinvolgere gli altri precari ma con i genitori e i cittadini hanno fatto un buon lavoro a livello comunale.
- Padova: difficoltà enorme a coinvolgere i precari, bisogna assolutamente aprirsi alle altre realtà (anche lavorative) e sfruttare a pieno questo momento storico (“se non ora quando?”) per portare avanti la nostra protesta.
Proposte
Elenco solo le proposte fatte, poiché la discussione delle stesse dovrebbe essere avvenuta dopo le 16.15, rimando al forum e alla mailing-list che verranno create per la versione definitiva.
Piattaforma:
In generale la piattaforma presentata dai precari romani va bene, tuttavia sono state proposte alcune integrazioni (elenco le più importanti):
- inserire anche “no tagli agli ATA”
- sottolineare il problema drammatico del taglio al sostegno
- sottolineare il problema dell’aumento degli studenti per classe
- equiparare i diritti dei precari a quelli dei docenti di ruolo (ex. Scatti di anzianità)
Mobilitazioni:
A breve termine:
12 Dicembre: adesione alla manifestazione come precari (per chi ha un coordinamento) oppure con i comitati scolastici. Appello all’unità e a non dividere il fronte della mobilitazione (ex. Due cortei e “masochismi” del genere)
Prima delle vacanze di Natale (dal 19 al 22), bisogna individuare una o più giornate (nel dettaglio questo verrà deciso in mailing-list e penso sia stato discusso in assemblea) in cui fare mobilitazioni di piazza. A questo proposito sono state proposte:
- lezioni in piazza
- Giornata della Costituzione (consegna della Costituzione a rappresentanti istituzionali)
- Natale precario
Tutte queste iniziative proposte dall’Assemblea dei precari devono coinvolgere tutte le componenti della scuola e possibilmente aprirsi agli studenti e precari dell’università.
A lungo termine sono state proposte altre iniziative di mobilitazione e protesta (faccio qui solo l’elenco senza entrare nel dettaglio)
- Una giornata di manifestazione nazionale (in tutte le città) sul precariato della scuola (potrebbe essere una giornata soltanto oppure, se ne abbiamo le forze, anche una volta al mese, il 16 di ogni mese)
- Una giornata di manifestazione nazionale in una piazzetta romana con concerto e altro
- Libro bianco della scuola (inagibilità delle classi, altre situazioni di illegalità o deroga alle leggi vigenti, inapplicabilità dei tagli)
- Sciopero bianco (da specificare anche in relazione alla constatazione di inagibilità della scuola ed al libro bianco)
- Autoriforma della scuola
- Banchetti in tutte le città
- Presidi permanenti davanti agli USP
- Bloccare tutto per mesi
Emanuele; Claudio
Sintesi dell’Assemblea nazionale dei Precari
Data: 30 novembre
Luogo: Università statale La Sapienza, Facoltà di Fisica (occupata)
Ora: 11.00 – 17.30 (la presente sintesi si ferma alle ore 16.15 per problemi di rientro a Milano)
Presenti: circa 80 persone da molte città italiane; molti erano presenti a titolo individuale, altri con un comitato alle spalle. In generale si può sostenere che la mobilitazione a livello di docenti precari non è affatto ampia, anzi è tutta da costruire.
Presidenza: Catania, Napoli, Roma, Milano, Livorno, Terni, Venezia, Pisa, Marche.
Stato d’animo generale: preoccupato, incazzato, NON rassegnato.
Dichiarazioni generali sul senso dell’Assemblea Nazionale dei Precari:
No alla delega: chi abbia un minimo di realismo non può pensare neanche lontanamente che gli interessi dei docenti precari possano essere tutelati da qualcun altro (associazioni, sindacati, partiti politici), quindi bisogna impegnarsi TUTTI in PRIMA PERSONA, autorganizzarsi, coinvolgere gli altri colleghi precari, far crescere in tutti i modi il movimento di protesta. Senza questa premessa tutto è vano.
Autonomia e unità: tessere sindacali e appartenenze di vario tipo devono rimanere fuori dall’assemblea: l’assemblea è formata da precari autorganizzati, è un movimento dal basso, non si vota, non ci sono meccanismi di rappresentanza.
Identità all’interno del movimento: i precari devono lavorare all’interno del movimento nei vari comitati e coordinamenti scolastici e cittadini a fianco di genitori, studenti, ata, docenti di ruolo, studenti e precari dell’università: qualsiasi ghettizzazione è un’operazione suicida. Tuttavia, all’interno delle varie realtà del movimento, i precari devono far sentire la loro voce e, in quanto elemento più coinvolto (perdita del posto di lavoro) dai tagli e dal disegno generale del governo, devono rappresentare una sorta di avanguardia motivata ( devono sbattersi più di tutti gli altri).
Il lavoro da fare: il lavoro che ci attende è molto lungo e deve essere un’opera di mobilitazione finalizzata a radicare il movimento di protesta nel modo più capillare possibile. L’inverno dovrebbe essere dedicato a questo tipo di lavoro, per poi “esplodere” in primavera.
Forum e mailing-list
Verrà creata una mailing-list ad hoc (deve servire solo come mailing-list di coordinamento e di informazione per le cose più importanti, non deve assolutamente essere una mailing-list dove scambiarsi opinioni o messaggini, altrimenti si ingolfa subito).
Verrà creato un nuovo forum (oppure il forum “precari 11 luglio” verrà convertito).
(Appena sarà attivato metterò tutte le indicazioni sulla mailing-list del coordinamento 3 ottobre)
Interventi
Elenco solo alcuni degli interventi più significativi (analisi casi territoriali e azioni già compiute)
- Roma: il coordinamento indipendente dei precari ha dichiarato esplicitamente di non volersi isolare dalle altre componenti della scuola
- Castelli romani: informazione molto capillare sui decreti e sulle leggi coinvolgendo anche i genitori. Produzione di un documento molto dettagliato sulle previsioni dei piani orari nelle scuole superiori.
- Foligno: fatto un consiglio comunale aperto con delibera vs. tagli e disegno del governo sulla scuola.
- Napoli: in Campania ci sono stati 5.500 incarichi annuali in meno rispetto all’anno precedente, la situazione del sostegno e nelle scuole elementari è drammatica. Dopo numerosi presidi davanti ai provveditorati, molti posti (scuole primarie) tagliati sono stati riassegnati.
- Milano: molto buono lavoro a livello di comitati (delle elementari); la realtà delle superiori è invece molto eterogenea e debole. Il coordinamento 3 ottobre dopo un buon inizio è un po’ in calo.
- Catania: realtà del sostegno è drammatica, ci sono comitati coordinati da scuole primarie all’università. Per quanto riguarda il maestro unico in Sicilia la reale possibilità di un doposcuola è illusoria per carenze strutturali delle istituzioni scolastiche.
Livorno: hanno difficoltà a coinvolgere gli altri precari ma con i genitori e i cittadini hanno fatto un buon lavoro a livello comunale.
- Padova: difficoltà enorme a coinvolgere i precari, bisogna assolutamente aprirsi alle altre realtà (anche lavorative) e sfruttare a pieno questo momento storico (“se non ora quando?”) per portare avanti la nostra protesta.
Proposte
Elenco solo le proposte fatte, poiché la discussione delle stesse dovrebbe essere avvenuta dopo le 16.15, rimando al forum e alla mailing-list che verranno create per la versione definitiva.
Piattaforma:
In generale la piattaforma presentata dai precari romani va bene, tuttavia sono state proposte alcune integrazioni (elenco le più importanti):
- inserire anche “no tagli agli ATA”
- sottolineare il problema drammatico del taglio al sostegno
- sottolineare il problema dell’aumento degli studenti per classe
- equiparare i diritti dei precari a quelli dei docenti di ruolo (ex. Scatti di anzianità)
Mobilitazioni:
A breve termine:
12 Dicembre: adesione alla manifestazione come precari (per chi ha un coordinamento) oppure con i comitati scolastici. Appello all’unità e a non dividere il fronte della mobilitazione (ex. Due cortei e “masochismi” del genere)
Prima delle vacanze di Natale (dal 19 al 22), bisogna individuare una o più giornate (nel dettaglio questo verrà deciso in mailing-list e penso sia stato discusso in assemblea) in cui fare mobilitazioni di piazza. A questo proposito sono state proposte:
- lezioni in piazza
- Giornata della Costituzione (consegna della Costituzione a rappresentanti istituzionali)
- Natale precario
Tutte queste iniziative proposte dall’Assemblea dei precari devono coinvolgere tutte le componenti della scuola e possibilmente aprirsi agli studenti e precari dell’università.
A lungo termine sono state proposte altre iniziative di mobilitazione e protesta (faccio qui solo l’elenco senza entrare nel dettaglio)
- Una giornata di manifestazione nazionale (in tutte le città) sul precariato della scuola (potrebbe essere una giornata soltanto oppure, se ne abbiamo le forze, anche una volta al mese, il 16 di ogni mese)
- Una giornata di manifestazione nazionale in una piazzetta romana con concerto e altro
- Libro bianco della scuola (inagibilità delle classi, altre situazioni di illegalità o deroga alle leggi vigenti, inapplicabilità dei tagli)
- Sciopero bianco (da specificare anche in relazione alla constatazione di inagibilità della scuola ed al libro bianco)
- Autoriforma della scuola
- Banchetti in tutte le città
- Presidi permanenti davanti agli USP
- Bloccare tutto per mesi
Emanuele; Claudio
emanuele- Messaggi : 26
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