COORDINAMENTO SCUOLA LOMBARDIA 3 OTTOBRE
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Comunicato Associazione docenti precari milano

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Messaggio  Olga Mar Set 30, 2008 9:29 am

Come mi giunge, inoltro:


L'Associazione Docenti Precari Milano e provincia, dopo aver preso visione del Piano Programmatico del Ministro Gelmini, sottolinea con forza che quanto in esso contenuto rappresenta un violento attacco alla scuola pubblica perché :

ciò che viene definito Intervento e razionalizzazione dei piani di studio rappresenta di fatto una semplice riduzione di monte ore scolastico.

La razionalizzazione dei Licei e degli Istituti Tecnici si basa per esempio sulla possibile eliminazione del latino a favore di una seconda lingua comunitaria, senza specificare quale sia l'obiettivo pedagogico e didattico di tale scelta e dimenticando che il latino è insegnato molto bene in altri stati dell'Unione europea, che serve per migliorare la lingua italiana e che fa da supporto a coloro che studiono le lingue.

Probabilmente per il Ministro questi aspetti non contano. Le nuove leve sapranno sicuramente meno delle precedenti, ma forse proprio questo è l'obiettivo di fondo!!!!

Il far confluire il biennio dell'educazione professionale nel biennio degli Istituti Tecnici non solo non risolverà il problema di un presunto disorientamento dell'utenza, ma priverà l'Istituto Tecnico della propria identità.

Il Ministro forse scorda che il biennio dell'Istituto Professionale è propedeutico all'esame di certificazione alla fine della terza, mentre il biennio degli Istituti Tecnici è propedeutico alla frequenza di un triennio specialistico.

Questo è assolutamente chiaro all'utenza, forse non lo è al Ministro, che continua a confonderli.

Per quanto riguarda la Revisione dei quadri orario nei diversi ordini di scuola, ci sembra si tratti nuovamente di una "riduzione" volta al risparmio.

Solo chi non vive a diretto contatto con gli studenti di oggi può pensare che "diminuire il tempo scuola" sia una soluzione alla dispersione scolastica.

Qual è il pedagogo ispiratore del ministro?

Di fatto per la maggior parte degli allievi il tempo di studio si limita a quello passato a scuola e, riducendolo, si otterrà solo un abbassamento generale della cultura. Non si capisce inoltre l'utilità di ridurre le materie di studio, in un mondo in cui gli stimoli esterni si moltiplicano a dismisura facendo in modo che il mondo del lavoro richieda competenze e conoscenze variegate e mai di un solo tipo.

E ora arriviamo alla spinosa questione del maestro unico, atto unilaterale del ministero imposto senza avere consultato le parti sociali, le associazioni di genitori e di insegnanti.

Con il docente unico a 24 ore e la promessa ugualmente di avere un tempo pieno l'offerta formativa si riduce notevolmente.

Il pomeriggio diventerà come il vecchio dopo scuola (sperimentazione dell'attuale tempo pieno): i compiti, i lavoretti, il disegnino, il giochino.

Sicuramente non le discipline!!!!!!

A fronte di ciò il Tempo Pieno resta la formula migliore per un'offerta formativa valida e completa adatta ai bambini del 2009.

E il grembiulino, il voto in condotta e le votazioni in decimi, per quanto condivisibili, non rappresentano altro che fumo negli occhi per l'opinione pubblica per nascondere le reali manovre che i ministri Gelmini e Tremonti si stavano preparando a compiere a danno della scuola pubblica italiana, scuola peraltro già danneggiata nel tempo da ministri incompetenti del passato e dalle loro leggi sciagurate!

Pur essendo consapevoli che la scuola Italiana richieda di essere rinnovata, ci sembra comunque assurdo considerare "riduzione" sinonimo di "riforma".

Purtroppo i danni di queste sciagurate manovre ricadranno in primis sui docenti precari che in breve difficilmente potranno continuare a lavorare e non dobbiamo dimenticare che nelle lunghe liste delle graduatorie ad esaurimento ci sono ancora colleghi che hanno anche 20 anni di precariato alle spalle sulla cui preparazione e capacità non si deve discutere!

Chiediamo pertanto che il Ministero della Pubblica Istruzione non si limiti a operare a colpi di decreto, ma, come la democrazia richiede, sottoponga proposte e si consulti con le parti sociali e con chi vive nella scuola per proporre una riforma che seriamente tenga conto dei veri bisogni degli studenti, e non solo del dictat del ministero delle finanze.

La nostra protesta non è ideologica , come il Ministro continua a ripetere, ma si basa sul nostro vivere ogni giorno nel mondo della scuola.

Ci scusi il Ministro se pensiamo che le sue conoscenze in proposito si limitino al sentito dire, diversamente il suo piano programmatico sarebbe stato un altro.

ASSOCIAZIONE DOCENTI PRECARI MILANO

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Messaggio  Letizia g Mar Set 30, 2008 12:58 pm

Condivo TUTTO IN PIENO!!!!!
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