COORDINAMENTO SCUOLA LOMBARDIA 3 OTTOBRE
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SINTESI DELLE PROPOSTE DI AZIONI presentate sul forum e in mailinglist in questi giorni

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Messaggio  Olga Gio Ott 02, 2008 4:59 pm

Ho fatto una sintesi delle proposte emerse sulla mailinglist in questi giorni, spero di non averne persa nessuna... AGGIUNGETELE NEL CASO (e in ogni caso proponetene altre se vi vengono in mente!!)


SINTESI DELLE PROPOSTE EMERSE SUL FORUM ED IN MAILINGLIST in questi giorni sulle POSSIBILI INIZIATIVE DI LOTTA


1)Proposta di non collaborazione:
Non accettare progetti e funzioni strumentali, Non partecipare alle commissioni, Non partecipare alle uscite con i ragazzi (gite, teatro, ecc), Non accettare il coordinamento o dimettersi, non accettare ore di supplenza in più, non accettare il compito di tutor. Non fare corsi di recupero a pagamento, non fare Help ecc.

2)Sciopero Bianco:
Esprimere la propria volontà di non votare al collegio docenti (non l'astensione, il non voto!) per bloccare le delibere.
Ad ogni collegio docenti e consiglio d'istituto presentare mozioni contro le leggi e i decreti del governo in materia di scuola.

3)Creare (o aderire se ci sono già) COMITATI DI LOTTA in tutte le scuole che si mobilitino internamente.

4)Presidio permanente in una piazza di Milano. Con il sole o la neve almeno 100 di noi devono
essere sempre presenti dalle 15 alle 20. Ci possiamo dare il cambio.

5)Raccogliere informazioni sullo stato dell'applicazione della legge 626 nei plessi dove lavoriamo. Se non sono a norma denunciamo la cosa alla procura della repubblica. La scuola dovrebbe, a quel punto, essere chiusa (potrebbe però essere un boomerang per noi).

6)Blocco degli scrutini (i sindacalisti dicono che sia illegale).

7)Trovare una modalità per bloccare le operazioni di preiscrizione che di solito si tengono a gennaio.

8)Partecipare a tutti gli scioperi possibili

9)Aderire alle mobilitazioni di tutti gli altri gruppi, coordinamenti e associazioni (come Retescuole, forum Precari 11 luglio etc.)

10)Aderire e firmare il volantino sulle Bugie della Gelmini con RETE DOCENTI PRECARI 11 LUGLIO, DOCENTI PRECARI: precariscuola.135.it
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Messaggio  tullio Gio Ott 02, 2008 7:23 pm

Sempre dall'assemblea del 24 venivano fuori altre cose, poi rimaste un po' in sospeso e che varrebbe la pena di approfondire. Sono solo proposte, non decisioni già prese, quindi possono essere accettate o meno, ma forse andrebbero discusse:
- La proposta, in ogni scuola, di indire, far indire dagli RSU, o inserire nell'ordine del giorno di assemblee già indette una discussione, una mozione o un documento sull'ipotesi di smantellamento della scuola pubblica. Qualcosa del genere si può fare anche nei collegi dei docenti ed in effetti in molte scuole elementari ed istituti comprensivi si sta già facendo da tempo;
- partecipare e lavorare per la riuscita dell'assemblea indetta da retescuole per il giorno 8;
- partecipare e lavorare per la riuscita sì di tutti gli scioperi, ma concentrando i nostri sforzi su quelli che ci paiono più "decisivi". Tra questi ce n'è in particolare uno, quello del 17 ottobre, che viene letto da diverse parti (per diversi motivi), in tutta Italia, come un momento di svolta determinante per il prosieguo dell'azione. La data si avvicina e vanno organizzati pullmann o eventualmente un treno per Roma, va inoltre discussa in assemblea la possibilità di dare una alternativa "di lotta" a coloro i quali non vorranno o potranno raggiungere la capitale;
- la proposta di partecipazione all'assemblea nazionale del 18. Una paio di noi, o almeno uno (o una dovrebbero restare a Roma la notte (a spese del comitato) e portare il nostro contributo all'assemblea di sabato e per poi riportarne un resoconto a noi tutti. Chiaramente non sono candidato a svolgere questo compito;
- la proposta di manifestazioni e giornate di lutto della scuola pubblica. E' antica, ma forse non va considerata superata, soprattutto nelle scuole secondarie dove ancora, per molti, questo sembra essere un anno come tutti gli altri. Dai cancelli della scuola alla porta del preside, dai nostri vestiti alle nostre automobili, dai vetri della segreteria alle finestre della scuola sarebbe pittoresco avere un fiorire di segni di lutto, di sdegnosa disapprovazione (tipo "gelmini è una capra"), noi non potremmo approvare, ma cosa volete farci: i ragazzi sono vivaci e con classi numerose non si riesce a stargli dietro!

Io aggiungerei che si possono fare tante cose, ma si può anche decidere di farne meno, ma fatte bene. Sappiamo, ad esempio, che alcune cose non hanno funzionato come potevano ed è giusto dirselo qui per migliorarsi (per questo non mi spendo sulle cose che hanno funzionato grazie al lavoro di molti di voi e per questo a volte posso anche apparire poco simpatico).
Premetto che le colpe non sono di nessuno, ma soprattutto del fatto che ci siamo dovuti lasciare in fretta a conclusione del primo incontro.
Breve parentesi: per questo condivido che domani va posta molta attenzione ai tempi... diamo anche poco tempo agli interventi di "sfoghi personali", tutti condivisibili, ma che purtroppo tolgono tempo alla discussione delle proposte. Nel primo incontro sono stati pochissimi, quasi nessuno, speriamo che vada altrettanto bene domani. Allo stesso modo condivido l’idea di concentrare l’analisi in un unico intervento, magari di uno dei partecipanti al gruppo di studio di domenica scorsa.
Ciò che potrebbe funzionare meglio sono i gruppi di lavoro ed in particolare quello dei creativi (lo dico per spronarvi, se leggete!). Il volantino poteva esser più bello, ma non è certo solo questo che ci si aspetta… la creatività può andare ben oltre, nel trovare uno slogan, un nome efficace o, meglio ancora, nel suggerire forme di lotta nuove. La forma, come sappiamo, è anche contenuto… non è solo una questione di decorazione.
- Tornando al fare poche cose ma bene (sul punto 4) mi viene da dire che nemmeno i prezzolati scagnozzi di forza italia hanno mai tenuto un gazebo in centro con cento persone fisse. Io credo, ma spero di sbagliarmi che una iniziativa del genere possa vedere la presenza fissa (a rotazione) di quattro o cinque di noi, magari dalle 12.30 alle 19 (dopo a star fermi si gela e ci si intristisce), ma solo se diventiamo qualcosa di più grosso o confluiamo in un movimento più vasto. A questo proposito due giorni fa avevo incollato l’iniziativa dei liguri, che credo stia viaggiando bene.
- Il blocco degli scrutini è illegale, ma anche la rivoluzione francese lo era. (punto 6)
- Si aderisce alle manifestazioni di chiunque, se l’assemblea le approva. Altrimenti si va a titolo individuale, che è cosa diversa e, mi rendo conto, meno significativa, ma non dà adito ad equivoci. Punto 9
- Si firmano i volantini che si vuole se l’assemblea ne condivide i contenuti (punto 10). Personalmente credo che il Berlusconi ci insegni che è più efficace un messaggio preciso che tanti sovrapposti. Ad esempio in questi giorni ci siamo dati uno strumento preciso di propaganda (il volantino “siamo coinvolti”), con un obiettivo prioritario (quasi unico): la riuscita dell’assemblea di venerdì. Il volantino sulle “bugie della gelmini” è condivisibile per me e forse anche per tutti noi, quindi poco male se qualcuno l’ha firmato, ma per il futuro gli slanci individuali (in forma scritta) andrebbero evitati, per non incorrere in incomprensioni peggiori. Personalmente, inoltre, associo il fiorire di tante sigle ad un periodo molto buio dei miei trascorsi partenopei, quando a manifestazioni indette da 100 sigle partecipavano venti persone, perché ognuno di noi aveva apposto cinque firme! Spero che il nascituro “3 ottobre” possa presto sparire per confluire in qualcosa di molto più grande, che nasca dal basso. Qualcosa che possa dare a questi esseri spregevoli la spallata decisiva. Quindi non affezioniamoci mai alle sigle, perché possono portare a divisioni, ma ricordiamo sempre che l’obiettivo è grande, ma raggiungibile se restiamo uniti.

A domani e, se mi consentite un ultimo suggerimento, ricordiamo che internet è uno strumento formidabile, ma i rapporti personali e il passaparola, per fortuna, restano ancora i modi migliori per coinvolgere persone.
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Messaggio  dantedinanni Gio Ott 02, 2008 7:43 pm

tullio ha scritto:Sempre dall'assemblea del 24 venivano fuori altre cose, poi rimaste un po' in sospeso e che varrebbe la pena di approfondire. Sono solo proposte, non decisioni già prese, quindi possono essere accettate o meno, ma forse andrebbero discusse:
- La proposta, in ogni scuola, di indire, far indire dagli RSU, o inserire nell'ordine del giorno di assemblee già indette una discussione, una mozione o un documento sull'ipotesi di smantellamento della scuola pubblica. Qualcosa del genere si può fare anche nei collegi dei docenti ed in effetti in molte scuole elementari ed istituti comprensivi si sta già facendo da tempo;
- partecipare e lavorare per la riuscita dell'assemblea indetta da retescuole per il giorno 8;
- partecipare e lavorare per la riuscita sì di tutti gli scioperi, ma concentrando i nostri sforzi su quelli che ci paiono più "decisivi". Tra questi ce n'è in particolare uno, quello del 17 ottobre, che viene letto da diverse parti (per diversi motivi), in tutta Italia, come un momento di svolta determinante per il prosieguo dell'azione. La data si avvicina e vanno organizzati pullmann o eventualmente un treno per Roma, va inoltre discussa in assemblea la possibilità di dare una alternativa "di lotta" a coloro i quali non vorranno o potranno raggiungere la capitale;
- la proposta di partecipazione all'assemblea nazionale del 18. Una paio di noi, o almeno uno (o una dovrebbero restare a Roma la notte (a spese del comitato) e portare il nostro contributo all'assemblea di sabato e per poi riportarne un resoconto a noi tutti. Chiaramente non sono candidato a svolgere questo compito;
- la proposta di manifestazioni e giornate di lutto della scuola pubblica. E' antica, ma forse non va considerata superata, soprattutto nelle scuole secondarie dove ancora, per molti, questo sembra essere un anno come tutti gli altri. Dai cancelli della scuola alla porta del preside, dai nostri vestiti alle nostre automobili, dai vetri della segreteria alle finestre della scuola sarebbe pittoresco avere un fiorire di segni di lutto, di sdegnosa disapprovazione (tipo "gelmini è una capra"), noi non potremmo approvare, ma cosa volete farci: i ragazzi sono vivaci e con classi numerose non si riesce a stargli dietro!

Io aggiungerei che si possono fare tante cose, ma si può anche decidere di farne meno, ma fatte bene. Sappiamo, ad esempio, che alcune cose non hanno funzionato come potevano ed è giusto dirselo qui per migliorarsi (per questo non mi spendo sulle cose che hanno funzionato grazie al lavoro di molti di voi e per questo a volte posso anche apparire poco simpatico).
Premetto che le colpe non sono di nessuno, ma soprattutto del fatto che ci siamo dovuti lasciare in fretta a conclusione del primo incontro.
Breve parentesi: per questo condivido che domani va posta molta attenzione ai tempi... diamo anche poco tempo agli interventi di "sfoghi personali", tutti condivisibili, ma che purtroppo tolgono tempo alla discussione delle proposte. Nel primo incontro sono stati pochissimi, quasi nessuno, speriamo che vada altrettanto bene domani. Allo stesso modo condivido l’idea di concentrare l’analisi in un unico intervento, magari di uno dei partecipanti al gruppo di studio di domenica scorsa.
Ciò che potrebbe funzionare meglio sono i gruppi di lavoro ed in particolare quello dei creativi (lo dico per spronarvi, se leggete!). Il volantino poteva esser più bello, ma non è certo solo questo che ci si aspetta… la creatività può andare ben oltre, nel trovare uno slogan, un nome efficace o, meglio ancora, nel suggerire forme di lotta nuove. La forma, come sappiamo, è anche contenuto… non è solo una questione di decorazione.
- Tornando al fare poche cose ma bene (sul punto 4) mi viene da dire che nemmeno i prezzolati scagnozzi di forza italia hanno mai tenuto un gazebo in centro con cento persone fisse. Io credo, ma spero di sbagliarmi che una iniziativa del genere possa vedere la presenza fissa (a rotazione) di quattro o cinque di noi, magari dalle 12.30 alle 19 (dopo a star fermi si gela e ci si intristisce), ma solo se diventiamo qualcosa di più grosso o confluiamo in un movimento più vasto. A questo proposito due giorni fa avevo incollato l’iniziativa dei liguri, che credo stia viaggiando bene.
- Il blocco degli scrutini è illegale, ma anche la rivoluzione francese lo era. (punto 6)
- Si aderisce alle manifestazioni di chiunque, se l’assemblea le approva. Altrimenti si va a titolo individuale, che è cosa diversa e, mi rendo conto, meno significativa, ma non dà adito ad equivoci. Punto 9
- Si firmano i volantini che si vuole se l’assemblea ne condivide i contenuti (punto 10). Personalmente credo che il Berlusconi ci insegni che è più efficace un messaggio preciso che tanti sovrapposti. Ad esempio in questi giorni ci siamo dati uno strumento preciso di propaganda (il volantino “siamo coinvolti”), con un obiettivo prioritario (quasi unico): la riuscita dell’assemblea di venerdì. Il volantino sulle “bugie della gelmini” è condivisibile per me e forse anche per tutti noi, quindi poco male se qualcuno l’ha firmato, ma per il futuro gli slanci individuali (in forma scritta) andrebbero evitati, per non incorrere in incomprensioni peggiori. Personalmente, inoltre, associo il fiorire di tante sigle ad un periodo molto buio dei miei trascorsi partenopei, quando a manifestazioni indette da 100 sigle partecipavano venti persone, perché ognuno di noi aveva apposto cinque firme! Spero che il nascituro “3 ottobre” possa presto sparire per confluire in qualcosa di molto più grande, che nasca dal basso. Qualcosa che possa dare a questi esseri spregevoli la spallata decisiva. Quindi non affezioniamoci mai alle sigle, perché possono portare a divisioni, ma ricordiamo sempre che l’obiettivo è grande, ma raggiungibile se restiamo uniti.

A domani e, se mi consentite un ultimo suggerimento, ricordiamo che internet è uno strumento formidabile, ma i rapporti personali e il passaparola, per fortuna, restano ancora i modi migliori per coinvolgere persone.
Tullio

concordo praticamente su tutto, ma tengo a precisare sul volantino quanto segue:

1. il nostro obiettivo attuale è farsi conoscere e a scuola era necessario uscire con qualcosa che ci identificasse. Data la probabile condivisione della tematica (non si parlava di aderire a questo o quello sciopero né, tanto meno, erano contenute critiche a questo o quel sindacato eccetera), ho postato un volantino con la firma del forum, con il solo intento, lo ripeto, di farsi conoscere. E infatti è stato uno dei volantini più letti
2. si poteva anche discuterne ma questo rimanda ai limiti di questo forum che non si riscontrano altrove: l'attesa sarebbe stata biblica e i tempi della cosiddetta riforma non lo sono per nulla né quelli, nostri, per svegliare le coscienze degli italiani, a partire dai nostri colleghi e dalle nostre colleghe
3. è da aprile che ci si incontra in tutti luoghi possibili del web e questo ha facilitato rapporti che altrimenti non ci sarebbero stati, come non ci sarebbe stata la mobilitazione del 23, la quale - oggi lo si comprende meglio - avrebbe potuto essere il punto di inizio di un grosso movimento. Ma eravamo duecento da tutta Italia e in due da Milano. Nessuno si è mosso in questa città fino a quando un gruppo di persone che mai si erano incontrate prima (nemmeno i due di Milano) ha fatto il passo: indire una assemblea e dare vita ad un coordinamento. Ottima cosa, io sono al settimo cielo per questo. Ma ora occorre dare seguito alla cosa. Chi ha tempo scriva, elabori, proponga, faccia e utilizzi questo forum, poiché altre forme non ne conosco. E si partecipi anche ad altre forme di mobilitazioni di altri forum, che non sono sindacati, non sono partiti, non hanno nulla dietro se non la disperazione e la rabbia di chi vede di fronte a sé il dramma della disoccupazione

saluti
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Messaggio  dantedinanni Gio Ott 02, 2008 7:49 pm

aggiungo, ma senza alcun intento polemico, che, ad oggi, a ventiquattro ore dalla assemblea, i principali forum di discussione di docenti (precari e non) erano privi della necessaria pubblicità dell'evento, retescuole compresa. Poco male, ci passavo io e ho pubblicizzato. Ma non vorrei che questo fosse un sintomo di un qualcosa di più pericoloso ovvero la difficoltà di muoversi senza un "mandato" (perdonate la parola davvero pesante) di qualcosa o qualcuno ovvero la necessità di operare solo con il consenso di non si sa bene chi, dato che eravamo una trentina di scuole e a quanto pare non tutti sono on line tutto il giorno.
Chiusa la questione, ci vediamo domani, con brevi interventi, sempre che siano tanti e soprattutto tanti e nuovi i presenti
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Messaggio  Olga Gio Ott 02, 2008 7:59 pm

Direi che ora la sintesi è decisamente completa! Ottimo lavoro Tullio!
Così tutti abbiamo un quadro delle proposte su chi riflettere e possiamo parlarne meglio domani.

Solo una considerazione riguardo al modo migliore per coinvolgere le persone. Non amo molto l'idea del coinvolgimento tramite rapporti personali (anche perché quelli vengono e vanno), mentre penso sia necessario che le persone siano coinvolte perché motivate davvero e veramente consapevoli di quel che accade, solo così poi la lotta sarà anche la loro lotta e non solo quella del "capopopolo" che li guida a cui sono legati d'amicizia o quant'altro.
Tuttavia ora ci serve tutto data l'urgenza e la gravità del problema per cui coinvolgete parenti, i vicini di casa, gli amici, chiunque... il 17 in piazza devono esserci le masse se vogliamo avere qualche speranza.

A domani!
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Messaggio  StePv Gio Ott 02, 2008 8:19 pm

concordo soprattutto sulla necessità di richiamare le masse perchè ho appena sentito quella str... che diceva che la stragrande maggioranza è con lei e che c'è solo una minoranza che protesta, che lei ovviamente ignorerà.
quindi dobbiamo metterglielo in quel posto, scusate la finezza...
io personalmente, più che cercare di coinvolgere colleghi dormienti e intasare le caselle e-mail di amici e parenti con materiale informativo non ho fatto, voi siete stati molto più bravi di me.
comunque ci vediamo domani
buona serata a tutti
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Messaggio  ernesta Gio Ott 02, 2008 8:38 pm

cari tutti,

sicuramente la proposta del presidio che aveva avanzato via mail lucio mi sembra ottima e per vari motivi: incisiva, d'effetto e molto significativa. essere 5000 precari a milano dovrebbe incoraggiarci ma siccome ancora non siamo 5000 coinvolti davvero possiamo contarci e farlo non appena saremo un numero più cospicuo... già essendo un centinaio lo vedo fattibile. il freddo non mi scoraggia, essere 4 o 5 però si che sarebbe depressivo (non me ne volere tullio) e credo che non ci noterebbe nessuno....

penso che sicuramente una iniziativa alla quale dovremmo partecipare è la fiaccolata del 6 ottobre (ore 17 corso sempione sotto la sede della RAI) indetta da retescuole.

inoltre vi segnalo che la CUB sta organizzando treni e pullman per andare a roma il 17
(treno: milano partenza 16/10 ore 23.20 arrivo roma 17/10 ore 7 ritorno ore 16.55 ritorno a milano 22.55 costo 58 euro
pullman: milano partenza 16/10 ore 22 arrivo roma 17/10 ore 7 ritorno ore 16 arrivo milano ore 23 costo 37 euro).

il 3 ottobre (domani mattina) c'è anche una manifestazione degli studenti che parte da largo cairoli (se qualcuno di noi ha il giorno libero domani partecipi e ci dica - io ahimé ho un colloquio...).

tullio vorrei capire chi è che indice l'assemblea del 18 perché non mi è chiaro forse sono fusa in questi giorni...

la giornata di lutto per la scuola pubblica purtroppo era oggi e... ce la siamo persa.

a proposito del volantino. trattasi di un volantino di contenuti che il gruppo dei creativi avrebbe dovuto "arricchire", è abbastanza scarno proprio perché prodotto dal gruppo studio :-P anche per queste ragioni credo che la funzione gruppi non possa funzionare in un momento di emergenza di questo tipo. affinché i gruppi lavorino bene serve loro del tempo per vedersi incontrarsi parlare e produrre quello che è loro richiesto. in questo momento è complicato tutto: i tempi, incontrarsi, e i propri casini. pertanto propongo a questo coordinamento che ci si veda di più, in giornate al di là delle assemblee. chi potrà ci sarà e farà qualunque cosa dal volantino alla vignetta, dallo studio delle norme (che tutti però devono impegnarsi a leggere individualmente - se sono sopravvissuta io potete leggerle tutti fidatevi!!) ai comunicati stampa e quanto altro....successivamente si mette tutto on line così chi ha da obiettare qualcosa lo fa sul forum prima che si invii in giro qualcosa a nome del coordinamento.

penso che in questo periodo dobbiamo fare uno sforzo più che mai: uno sforzo per leggere tutte le mail, uno sforzo per partecipare alle riunioni, uno sforzo per sintetizzare le nostre azioni. pertanto brevemente propongo che domani:

1. venga esposta ogni azione futura, venga quindi dibattuta brevemente e quindi venga votata per alzata di mano
2. qualora si optasse per, facciamo un esempio, "andare alla fiaccolata il 6" l'immediato passaggio dovrebbe essere di tipo concreto: chi va? chi fa il report agli altri? chi prepara eventuali volantini e striscioni?

siccome come dicevamo ci sono molte cose da votare condivido che in assemblea si vada dritto al punto. il punto, secondo me, è: cosa facciamo il 4? e il 5? e il 6 ottobre???

non capisco cosa pensi che non ha funzionato tullio... in una settimana abbiamo: la sede per l'assemblea di domani, il volantino (sebbene scarno), la sintesi, e forse un gruppo più cospicuo di persone che verrà domani. in così poco tempo secondo me ha del miracoloso! ovviamente tenendo presente che tutto è perfettibile :-) .

io sono molto positiva sulla nascita e le azioni di lotta di questo coordinamento.
ma non dobbiamo perderci, secondo me, in inutili puntualizzazioni, in chiarimenti collaterali e dietrologie.
fare fare fare deve essere a mio parere il nostro comune intento.
partecipare partecipare partecipare tutti il più possibile, per quanto a ognuno di noi singolarmente è possibile.
e infine essere insieme, uniti e compatti.

un saluto
a domani
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SINTESI DELLE PROPOSTE DI AZIONI presentate sul forum e in mailinglist in questi giorni Empty l'assemblea romana del 18

Messaggio  tullio Gio Ott 02, 2008 10:48 pm

Cara Ernesta, in merito alla assemblea del 18 so quanto pubblicizzato su retescuole ormai da settimane e poco altro. Lo incollo qui sotto così ognuno può farsi una sua idea. Di "mio" posso solo aggiungere che l'invito sta girando e non so se c'è qualcuno o qualcosa dietro, ma ho la sensazione che in questo momento i più moderati tra politici e sindacati sarebbero più felici se nulla si muovesse, perché si trovano a dover cavalcare in ritardo un movimento che non avevano né previsto né voluto (i veltroniani ancora sperano di riprendere le poltrone tra 4 anni, magari con i conti risanati a nostre spese, questa, sinceramente, è la mia sensazione).
In altri termini potrebbe anche essere che la componente "sinistra" della CGIL, o magari qualche sindacato di base, abbiano spinto per questa asemblea, ma se riuscirà sarà solo perché molti docenti hanno cominciato a muoversi e forse l'ipotesi più probabile in questo caso è proprio che la cosa sia nata spontaneamente, perché non poteva che nascere, a questo punto dei giochi.
Cmq è quello che leggi qui sotto:

L’assemblea delle scuole di Roma ha proposto un’assemblea nazionale di tutte le realtà del territorio italiano mobilitate in difesa della scuola pubblica. Il nostro invito era per il giorno 28 settembre chiesto da molte scuole per l’urgenza di trovare iniziative comuni in difesa della scuola pubblica ed in particolare contro il decreto 137/08 che deve essere convertito in legge entro il 31 ottobre. Da alcune città italiane ci è pervenuta la richiesta di posticipare la data in quanto la propria realtà territoriale era ancora in fase di preparazione delle mobilitazioni. Si chiedeva una data verso la metà di ottobre.
La riunione romana convocata per organizzare l’assemblea nazionale e tenutasi il 22 settembre presso l’Istituto Galilei, nello spirito inclusivo che deve contraddistinguere il movimento nascente, ha dibattuto questa richiesta.
Le obiezioni, sollevate soprattutto dalle scuole che hanno una mobilitazione in stato avanzato, riguardano i tempi stretti di approvazione del decreto che richiederebbero una forte iniziativa entro la fine di ottobre. Su questa esigenza concorda l’intera assemblea ma vi è una reale difficoltà a trovare una data possibile per proporre all’assemblea nazionale una eventuale manifestazione nazionale. Nel mese di ottobre ci sono diverse manifestazioni nazionali che di fatto occupano tutti i sabati.
Si ritiene pertanto:
di venire incontro alle esigenze espresse da altre città italiane e di spostare la data dell’assemblea nazionale al 18 ottobre;
di incrementare il lavoro di informazione e mobilitazione scuola per scuola con assemblee, occupazioni, ecc
di proporre attorno alla metà del mese di novembre, sulla base della piattaforma votata all’Assemblea del 16 settembre, una manifestazione nazionale a Roma di tutte le componenti del mondo della scuola: docenti di ruolo, precari, genitori, studenti, personale Ata invitando anche tutti i cittadini che hanno a cuore le sorti della scuola pubblica;
di aderire a tutte le mobilitazioni già indette ed in particolare allo sciopero del 17 ottobre del sindacalismo di base.
L’Assemblea delle scuole di Roma viene riconvocata il giorno 3 ottobre alle 17 per valutare tra gli altri punti all’odg la proposta di una manifestazione cittadina da tenersi prima della conversione in legge del decreto 137.
I docenti, i precari, i genitori, gli studenti, il personale Ata riunitisi in assemblea unitaria il 16 settembre 2008 presso l’Istituto Galilei lanciano un appello a tutto il mondo della scuola per una forte mobilitazione che respinga il grave attacco alla scuola pubblica, alla sua qualità ed al diritto allo studio che si sta concretizzando attraverso una serie di provvedimenti che comporteranno:
La riduzione del tempo scuola e delle ore per materia
I tagli degli organici sia Ata che docenti e la conseguente espulsione dalla scuola di decine di migliaia di precari
L’aumento degli alunni per classe
Il ripristino del maestro unico
La riduzio
L’assemblea all’unanimità decide:
Di convocare una assemblea nazionale a Roma il 18 ottobre
Di invitare tutte le forze associative e sindacali ad aderire a questa piattaforma unitaria
ne delle risorse economiche
L’attacco alla gestione collegiale della scuola
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SINTESI DELLE PROPOSTE DI AZIONI presentate sul forum e in mailinglist in questi giorni Empty Altri piccoli chiarimenti

Messaggio  tullio Gio Ott 02, 2008 11:42 pm

Se ho fatto alcune puntualizzazioni qui ora è proprio per evitare che diventino oggetto di discussione domani, facendoci perdere inutilmente tempo. Se mi dilungo sulle cose, poche, che non hanno funzionato alla perfezione (gruppo creativi o i contatti con la stampa, ad esempio) è perché spero che possano andare sempre meglio in futuro. Ho sottolineato io per primo che non era facile con il poco tempo a disposizione e soprattutto con il pochissimo tempo che abbiamo avuto, nelle conclusioni, per coordinare le iniziative seguenti.
La mia speranza è che si possa rendere partecipi tutti il più possibile (per le proprie specifiche attitudini e capacità) di un progetto collettivo. Da questo punto di vista, aggiungo, non è importante soltanto la presenza di moltissimi nelle assemblee e nella manifestazioni, ma che dai cervelli (e dalle braccia) dei presenti tutti venga un contributo determinante per il successo del movimento.
In relazione a questo non vorrei ci fossero equivoci anche su un altro punto: non suggerisco di invitare anche i propri "parenti, amici e conoscenti" solo per fare numero, ma li invito presentando l'iniziativa per quello che è, quindi li invito a partecipare con le proprie idee e con la propria coscienza politica. E' probabile che si abbia più voglia di intraprendere una strada indicata da una persone che stimi piuttosto che una iniziativa della quale hai solo letto in un sito (fermo restando l'importanza di questo strumento).
In relazione a quanto già scritto credo si possa leggere anche il mio invito a non prendere iniziative personali anche in merito alla firma di documenti e volantini, fermo restando, lo ripeto, che per il momento non c'è nessun problema (Ennio) anche perché tutti avremmo condiviso quel testo. Forse in futuro per scrivere qualcosa perderemo una settimana, ma saremo certi che quel qualcosa sarà patrimonio comune e condiviso ed in questo modo saremo cresciuti tutti insieme. Non sarà tempo perso, non quello.
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