COORDINAMENTO SCUOLA LOMBARDIA 3 OTTOBRE
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Mozioni e azioni scuole.

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Messaggio  Olga Mer Ott 29, 2008 9:21 am

Sono state presentate mozioni contro la legge 133 e i relativi tagli nelle seguenti scuole:

Tito Livio, Omero, Russel, mozione collegio docenti approvato anche il blocco delle gite
Torno di Castano Primo, approvata mozione in assemblea sindacale, proposto blocco delle gite
Quasimodo di Magenta, Levi di Bollate approvata mozione collegio docenti, approvato il blocco delle gite
Bramente di Magenta, proposto il blocco delle gite
Marie Curie, Sgraffa, Luxenburg approvata mozione collegio docenti
Istituto comprensivo Franceschi (Trezzano S/N) scuola primaria e secondaria di primo grado, votata mozione collegio docenti contro la legge 137


Esempio di mozione votata:

A TUTTE LE COMPONENTI DELLA SCUOLA

A TUTTI I SINDACATI

AGLI ORGANI DI STAMPA E DI COMUNICAZIONE

Il docenti del Liceo Classico Statale “Quasimodo di Magenta visto:

* il piano programmatico del Ministero dell’Istruzione , dell’università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze di cui all’art. 64 del D.L. 25 giugno 2008, n° 112 e convertito dalla legge 6 agosto 2008, n° 133
* il progetto di legge 593 del deputano On. Aprea in discussione alla camera contenenti norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti

esprimono dissenso e critica sui decreti sia per il metodo utilizzato , nonché per la loro sostanza.

Risulta alquanto discutibile il metodo che, viste le accelerazioni degli ultimi interventi legislativi, priva l’opinione pubblica e gli stessi operatori scolastici di un dibattito democratico su provvedimenti che modificano radicalmente la scuola pubblica italiana che fino ad oggi ha rappresentato e deve rappresentare un bene comune

Inoltre le incursioni legislative nella disciplina del rapporto di lavoro minano le prerogative contrattuali e gettano discretito sulla intera categoria. Assistiamo da mesi ad una campagna mediatica tesa a rappresentazione l’intera categoria come una compagine di “fannulloni “con un tipo di lavoro definito poco professionale e simile ad un part-time.

Circa la sostanza dei provvedimenti, appare oramai evidente che questa politica scolastica è asservita soltanto a logiche di risparmio di spesa e l’unica finalità è quella di tagliare 8 miliardi di euro con l’ impoverimento della scuola pubblica

Inoltre il progetto di legge 593 oltre a perseguire le stesse logiche di risparmio ( le scuole trasformate in fondazioni) mina la libertà di insegnamento e la democrazia all’interno della scuola .

Ciò premesso, vista la situazione straordinaria, nel rafforzare le iniziative di mobilitazione già promosse dalle varie rappresentanze sindacali, i docenti nel definire la propria offerta formativa relativa all’anno scolastico in corso, decidono a larga maggioranza quanto segue:

1. blocco di tutte le attività parascolastiche a tempo indeterminato
2. blocco adozione di nuovi libri di testo a tempo indeterminato

( ci si limita ad una mera finalità burocratica di conferma dell’esistente)

3. allargare e consolidare la rete di collegamento tra scuole e consultare
la categoria rispetto alle iniziative di mobilitazione proposte;
monitorare la situazione delle varie realtà scolastiche (piano
dell’offerta formativa, organici, risorse);
4. favorire la più ampia e corretta informazione a tutte le componenti della scuola e ai cittadini, attraverso assemblee, dibattiti pubblici, conferenze stampa,
per ottenere la massima sensibilizzazione possibile intorno alle gravi
problematiche del settore Scuola



Magenta 14 ottobre 2008


Ultima modifica di Olga il Gio Nov 06, 2008 8:36 pm - modificato 3 volte.
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Messaggio  ernesta Mer Ott 29, 2008 10:36 am

mozione approvata il 21/10 al beccaria in cui si chiede al governo:
"1. la revoca di tutti i provvedimenti legislativi annunciati (dl 137/08) e già in corso (legge 133/08);
2. l'abrogazione della legge sul maestro unico;
3. il ritiro delle leggi che tagliano fondi, istituti e personale;
4. un piano di finanziamenti straordinario per la scuola e l'università che comprenda: più attenzione, insegnanti e tempo per gli alunni; meno studenti per classe;
5. stabilizzazione e qualificazione del personale precario in previsione di un potenziamento dell'istruzione pubblica."
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Messaggio  dantedinanni Mer Ott 29, 2008 11:10 am

Liceo Scientifico Luigi Casiraghi (Medaglia d'oro al Valor Militare della Resistenza contro il fascismo e il nazismo)


La mozione, votata con soli cinque voti contrari dal collegio docenti esprime
Ferma condanna di tutte le manovre volte allo smantellamento della scuola pubblica statale e per il modo in cui questo sta avvenendo (a colpi di fiducia e senza coinvolgere lavoratori e studenti). Pertanto ci si rende indisponibili: per le uscite di un giorno che sforni al pomeriggio; per i viaggi di istruzione; per gli stage

E' stato fondato anche un Comitato di Lotta
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http://milanoprecari.altervista.org

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Messaggio  emanuele Mer Ott 29, 2008 6:29 pm

All'itis Marie Curie è stata approvata una mozione in collegio docenti contro i tagli, con una parte riguardante i precari (chiamata diretta dei presidi).
Il 14 ci sarà una sorta di assemblea per spiegare le sorti del liceo scientifico tecnologico (che non ci sarà più), i dettagli delle persone invitate a parlare non è ancora preciso.
Il 21 ci sarà invece la NOTTE BIANCA per la quale si cercherà di coinvolgere tutte le scuole della zona, dalle elementari alle superiori. La manifestazione sarà dalle 18.00 in poi, una prima a parte di informazione e dibattito e una seconda parte di fiesta!
E siete tutti invitati.

Ciao, Emanuele.

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Messaggio  ernesta Ven Ott 31, 2008 3:06 pm

ragazzi inviamo tutti la nostra mozione approvata
a retescuole
retescuole@yahoogroups.com
facciamoci sentire anche noi dalle scuole superiori!!!
non siamo silenti stiamo lavorando e vogliamo partecipare anche noi a tutte le decisioni
che verranno prese nelle prossime assemblee delle scuole no?
intanto vi posto il link della mozione approvata al Liceo Classico Beccaria
http://www.liceobeccaria.it/liceo-classico-beccaria-informazioni/organizzazione/413-per-difendere-lesistenza-della-scuola-pubblica.html
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Messaggio  ernesta Ven Ott 31, 2008 3:08 pm

per inserire le vostre mozioni approvate sul sito di retescuole
http://www.retescuole.net/ricerca_max/risultato.html?testo_libero=mozioni+maestrounico&anno=2008&mese=&giorno=&tipo_ricerca=frase&autore=&titolo=&luogo=&submit=Cerca
prima però dovete registrarvi
http://www.retescuole.net/registrazione.html
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Messaggio  Gianni Ven Ott 31, 2008 9:21 pm

MOZIONE ANTIGELMINI - BLOCCO DEI VIAGGI D’ISTRUZIONE

Istituto Istruzione Superiore “B. Russell” di Milano

Nella seduta del giorno 14-10-2008 il Collegio dei Docenti si è espresso, mediante votazione palese, contro l’approvazione dei progetti relativi ai viaggi d’istruzione per l’anno scolastico 2008-09. Poiché si è trattato di una decisione assunta al termine di una seria e responsabile riflessione sul ruolo dei docenti all’interno della Scuola che si prospetta qualora venisse convertito in legge il decreto presentato dall’attuale governo, i Docenti dell’Istituto Superiore B. Russell ritengono opportuno portare a conoscenza dei sigg. genitori e degli studenti le motivazioni che li hanno indotti a farsi carico di tale, sofferta risoluzione. Benché convinti della validità didattica dei viaggi d’istruzione e pur consapevoli che essi costituiscano, oltre che un arricchimento dell’offerta formativa destinata agli alunni, anche un momento importante nel loro processo di crescita culturale, gli Insegnanti si sono espressi a larga maggioranza contro la realizzazione dei suddetti viaggi, per veicolare, attraverso un segnale forte, il proprio senso di disagio, sia a causa dei reiterati attacchi alla loro professionalità da parte di alcuni ministri e di alcuni organi di stampa, sia del metodo utilizzato dal governo per riformare la Scuola. La politica dei tagli nasconde un progetto ben preciso che si traduce nella volontà di licenziare e di smantellare il sistema della Pubblica Istruzione, riducendo la cultura a una merce da vendere in appositi diplomifici.

In questa direzione si muove anche l’ipotesi di trasformare in un prossimo futuro le scuole in Fondazioni, con tutti i danni che la realizzazione di questo progetto comporterebbe per la libertà dell’istruzione. Siamo, invece, convinti che la formazione culturale e la maturazione umana dei ragazzi debba passare attraverso una scuola pluralista e aperta allo scambio delle idee. E’ questa, infatti, la sola via per insegnare ai nostri ragazzi a pensare in modo autonomo e senza condizionamenti di sorta.

E’, pertanto, contro quest’idea aziendalista di scuola e di cultura che i Docenti dell’Istituto Russell si stanno mobilitando, ed è in quest’ottica che rientra la decisione di bloccare i viaggi d’istruzione che, tra l’altro, muovono un enorme giro d’affari, unicamente grazie all’impegno (non retribuito) che ogni anno gli Insegnanti profondono per accompagnare gli studenti.

Siamo convinti che le ragioni della nostra scelta saranno comprese, e speriamo anche condivise, dalla maggioranza degli studenti e dei genitori.

Milano, 21 ottobre 2008

Gianni
Ospite


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Messaggio  paola.balotta Gio Nov 06, 2008 8:32 pm

Ciao,
scusate se comunico in ritardo, ma non riuscivo ad usare in forum.
Il collegio dicenti dell'ITC Primo Levi di Bollate ha approvato il 29 ottobre una mozione contro i tagli della 133 e ha deliberato il blocco delle gite.
Al collegio docenti è seguita una assemblea aperta a studenti e genitori, ma c'erano solo quelli che erano già d'accordo con noi.
E' prevista una assemblea cittadina con tutte le scuole di Bollate.
Ciao
Paola

paola.balotta

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Messaggio  Olga Gio Nov 06, 2008 8:35 pm

MOZIONE COLLEGIO DEI DOCENTI (SU LEGGE 133/08 E NEL DECRETO LEGGE 137/08)

I Docenti del Liceo Artistico Statale di Brera riuniti in data 4 novembre
2008 preso atto delle disposizioni in materia scolastica contenute nella
legge 133/08 e nel decreto legge 137/08, poi convertito nella legge 169/08
esprimono netto dissenso:
- ai tagli degli organici previsti dalla legge 133/08 ( 87.000 docenti e
44.500 ATA in meno, nel triennio 2009/2011) che colpiranno soprattutto i
precari, ma non solo;
- alla riduzione di 8 miliardi di euro di finanziamento per la scuola
statale nel triennio 2009/11 prevista sempre dalla Legge 133/08 art. 64;
Come previsto dall'art. 64 della legge 133 del 6 agosto 2008, e precisamente
indicato nell’ATTO DEL GOVERNO SOTTOPOSTO A PARERE PARLAMENTARE (N. 36)
tali tagli verranno realizzati:
– aumentando il numero di alunni per classe
– riducendo l'orario alle elementari, medie e superiori
– accorpando le classi di concorso
– eliminando ogni sperimentazione
– diminuendo del 30 % le compresenze
– tagliando posti di sostegno.
- tagliando classi e scuole
Un servizio educativo di qualità svolto da una scuola ben funzionante è
garanzia per tutti dei Diritti costituzionalmente garantiti. Ridurne ed
essenzializzarne il funzionamento può ridurre l’uguaglianza e la libertà dei
cittadini nonché minare la coesione sociale nel nostro Paese, erodendo i
diritti garantiti ed impoverendo la cosiddetta Costituzione del quotidiano.
I Docenti del Liceo Artistico di Brera , oggi riuniti, trovano tutto questo
inaccettabile anche perché delinea un intervento che non risponde ad alcun
principio pedagogico né risolve emergenze educative, ma si colloca
semplicemente nella logica dei tagli di spesa pubblica con un accanimento
inspiegabile verso il settore educativo che un Paese evoluto dovrebbe
considerare fra le sue priorità economiche, visto che dagli investimenti
nella scuola dipende la formazione dei futuri cittadini.
Nell’interesse della scuola statale e del futuro del nostro Paese i Docenti
del Liceo Artistico Statale di Brera chiedono al Governo di procedere al
ritiro della legge169/08 che ha convertito il decreto legge 137/08 e dei
tagli previsti dalla legge 133/08 e si impegnano a sostenere e/o a
partecipare alle azioni di protesta che verranno attivate nelle prossime
settimane.
I docenti chiedono inoltre al Parlamento (ed alle Commissioni preposte della
Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica) di eliminare l’ ART. 2
Trasformazione delle istituzioni scolastiche in fondazioni dalla legge che
eventualmente dovessero approvare in relazione alla PROPOSTA DI LEGGE (C.
953) d’iniziativa del deputato APREA. Tale norma infatti espone il sistema
scolastico italiano al rischio che scuole oggi pubbliche divengano dapprima
fondazioni per trasformarsi successivamente in istituzioni scolastiche
confessionalmente o ideologicamente caratterizzate. Se ciò fosse
comporterebbe che i docenti di tale scuola rischierebbero di non potersi più
avvalere del diritto alla libertà di insegnamento garantito dall’art. 33
della Costituzione. In tal caso infatti si può ipotizzare che la fondazione
sarebbe autorizzata a recedere dal rapporto con un docente che più non ne
condivida le fondamentali e caratterizzanti finalità. (riferimento: Sentenza
della Corte Costituzionale 195/1972)

Per le pesanti conseguenze che l’insieme dei provvedimenti sopra menzionati
avranno sul sistema scolastico italiano e sul nostro istituto in
particolare, nell'interesse di ognuno di noi in quanto cittadino di questo
Paese, delle famiglie, degli studenti e dei lavoratori della nostra scuola e
a tutela del futuro del nostro Paese il Collegio dei Docenti del Liceo
artistico di Brera di Milano si impegna a trasmettere questa mozione al
Parlamento, al Governo, alle Commissioni preposte alla Camera e al Senato ed
al Consiglio di Istituto, ai genitori e agli studenti della nostra scuola.

Il Collegio dei docenti suggerisce infine la costituzione di un Comitato per
la difesa della scuola pubblica formato da Genitori, Studenti, Docenti e
personale ATA. Il Comitato avrà il compito di progettare e realizzare
iniziative di contrasto democratico alle attuali normative e di promuovere
il confronto per una reale e nuova Riforma della scuola.

Delibera approvata a maggioranza
Presenti : 119
Favorevoli:116
Contrari: 1
Astenuti:2
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Messaggio  Up Patriots! Sab Nov 08, 2008 1:17 am

invio la mozione dell'IIS machiavelli
Cristina Silva

MOZIONE AL COLLEGIO DOCENTI DELL’IIS MACHIAVELLI DI PIOLTELLO (MI)
I docenti dell’IIS Machiavelli di Pioltello (MI), riunitisi in data 6 novembre 2008, preso atto delle disposizioni in materia scolastica contenute nella legge 133/08, nella L. 169/08, nel piano programmatico del MIUR di cui all’art. 64 della legge 133/08, e nella proposta di legge Aprea sulla riforma degli organi collegiali e dello stato giuridico dei docenti

ESPRIMONO IL PROPRIO NETTO DISSENSO nei confronti:
del TAGLIO PER 8 MILIARDI DI EURO previsto dalla manovra economica, che nell’arco del triennio 2009-2012 si attuerà attraverso:
• una drastica riduzione degli organici (87.400 docenti e 45.500 Ata in meno nel triennio 2009/2012), che colpirà in prevalenza i precari, ma non solo;
• la revisione degli ordinamenti scolastici e la riorganizzazione della rete scolastica;
• la trasformazione degli istituti scolastici in fondazioni.

Le succitate disposizioni, infatti, prevedono:

1. la revisione degli ordinamenti scolastici:
- la riduzione del tempo scuola negli istituti di ogni ordine e grado, a discapito delle attività di recupero e dell’individualizzazione dei percorsi di apprendimento (piano programmatico pp.7-Cool;
- il blocco di quasi tutte le sperimentazioni, punte d’eccellenza della scuola secondaria superiore italiana (piano programmatico p. Cool;
-l’abbassamento dell’obbligo scolastico da 16 a 14 anni (art. 64, legge 133 del 6 agosto 2008);
- la riduzione del 30% degli insegnanti di laboratorio, che impoverirà l’offerta formativa degli istituti, oltre a rendere meno sicure le esercitazioni nei laboratori (piano programmatico p. 9 in alto);
- la riduzione dell’offerta nelle scuole serali (piano programmatico p. 8 in basso)

2. la razionalizzazione delle risorse umane della scuola:
- l’aumento del rapporto alunni-docente di un punto in tre anni, in forza del quale le classi finiranno avere un numero di studenti che potrà arrivare fino a 35 studenti (art. 64, legge 133 del 6 agosto 2008);
- la riduzione degli insegnanti di sostegno, risorsa indispensabile per le classi con alunni diversamente abili, nonché strumento d’integrazione sociale e garanti del loro diritto allo studio (piano programmatico p. 12);
- la definitiva eliminazione del precariato attraverso l’espulsione dal mondo scolastico dei precari, i quali per anni hanno investito nella costruzione della propria professionalità docente (piano programmatico pp. 14-15);
- l’individuazione come soprannumerari di molti docenti di ruolo, i quali saranno costretti a cambiare sede, a discapito della continuità didattica (piano programmatico pp. 11-13);
- l’accorpamento delle classi di concorso per la riconversione dei docenti soprannumerari, con conseguente peggioramento della qualità dell’insegnamento (piano programmatico p. 12);
- la riduzione del personale ATA con notevoli conseguenze sull’efficienza amministrativa, tecnica e ausiliaria di ogni istituto (piano programmatico p. 16)

3. la riorganizzazione della rete scolastica:
- la chiusura delle scuole con un basso numero di allievi, con conseguente disagio per gli alunni che dovranno spostarsi dal proprio paese ed aggravio delle spese per i trasporti a carico delle famiglie (piano programmatico pp. 9-10);

4. l’ingresso dei privati nel mondo della scuola:
- la possibilità degli istituti scolastici di trasformarsi in fondazioni che potranno scegliersi come partner soggetti privati. Tali soggetti privati potranno finanziare gli istituti-fondazione partecipando al Consiglio di amministrazione (che costituirà il principale organo di governo della scuola), condizionando le scelte organizzative e didattiche degli istituti stessi (proposta di legge Aprea “Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche...”, art. 2).

Per le pesanti conseguenze che questi provvedimenti apporteranno al sistema scolastico statale italiano di ogni ordine e grado e nell'interesse dei lavoratori della scuola, degli studenti, delle famiglie, della cittadinanza nel suo insieme e del futuro del nostro Paese, il collegio docenti dell’IIS Machiavelli di Pioltello (MI) chiede al governo:
- di procedere all'immediato ritiro della L. 169/08
- di stralciare l’art. 64 della legge 133/08 e di ritirare il relativo piano programmatico del MIUR
- di rinunciare alla proposta di riforma della scuola presentata dall’onorevole Aprea, orientata ad introdurre nel sistema scolastico statale la partecipazione di soggetti privati conferendo loro un ruolo determinante nell’organizzazione e nella gestione di ogni singolo istituto
- di aprire un ampio dibattito con la società civile, le parti sociali e le organizzazioni presenti nel mondo della scuola che porti a una riforma ampiamente condivisa dal paese.

Il collegio docenti s’impegna a trasmettere questa mozione al Consiglio d'Istituto, ai genitori ed agli studenti.
La presente mozione è stata approvata dal collegio docenti con 72 voti a favore, 5 contrari e 2 astenuti.

Pioltello (MI), 6 novembre 2008
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Messaggio  elvira Ven Nov 14, 2008 3:33 pm

Salve,
anche noi ci siamo dati da fare e vi allego la mozione che è stata approvata nel nostro collegio docenti.
Elvira Ferrandino


Mozione approvata dal Collegio Docenti dell’IIS Luigi Galvani di Milano in data 16 ottobre 2008 sulle linee programmatiche del ministro Gelmini (presentata dai prof. Mainardi e Velardo)

Il Collegio Docenti dell'IIS Galvani di Milano, visto il Piano programmatico del MIUR 2008 e visto il DL n. 137 dell' 1/9/08 che è sottoposto in questi giorni al voto di fiducia in Parlamento, mette in evidenza le seguenti ricadute negative sulla didattica:
• perdita di qualità della scuola elementare con la reintroduzione del maestro unico;
• riduzione del monte ore e cancellazione del tempo pieno dei moduli nelle scuole medie con riduzione dell'offerta formativa;
• riduzione del monte ore settimanale nelle scuole superiori, con riduzione dell'ampiezza dell'offerta
• formativa, negli ITIS e negli Istituti professionali da 36 a 32 ore settimanali;
• riduzione e accorpamento degli indirizzi degli istituti tecnici, creando nuovi indirizzi misti, che perdono la specificità e l'approfondimento degli indirizzi attuali;
• introduzione del modello 2+2+ 1 nelle superiori, con ulteriore riduzione dell'offerta formativa per gli studenti che non intendono proseguire gli studi;
• creazione del titolo di studio di Perito unico, che svuota di contenuto la complessità e l'articolazione degli indirizzi di studio specifici;
• generalizzazione dell'istruzione a distanza, con perdita di rapporto didattico ed educativo con i docenti;
• riduzione del numero di classi per adulti, con una riduzione dell'offerta formativa soprattutto verso i cittadini stranieri o immigrati;
• progressivo passaggio ad una didattica per competenze, riducendo conoscenze e capacità;
• invito alla semplificazione e alla essenzialità dell'esistente, secondo un atteggiamento che ritiene che nella scuola pubblica si debba rifuggire la didattica su aspetti complessi ed articolati del sapere; incertezza rispetto al mantenimento del meccanismo del giudizio sospeso a giugno, che ha il vantaggio di dare agli studenti la possibilità di colmare le lacune (nel caso non siano gravi e numerose) emerse nel corso dell'anno scolastico, con lo studiò durante i mesi estivi.
Si evidenziano anche ricadute organizzative e didattiche generali come:
• l'aumento del numero di alunni per classe, con evidente problemi legati al mantenimento degl; attuali obiettivi didattici ed educativi ed allo svolgimento dei progetti volti all'integrazione degli alunni stranieri e di quelli diversamente abili;
• eliminazione delle scuole nei piccoli centri, rendendo necessari faticosi e problematici spostamenti degli studenti;
e specifiche negli ITIS come:
• la riduzione del numero delle ore di laboratorio, con ricadute sugli insegnamenti tecnico pratIcI e teorici, licealizzando di fatto l'istruzione tecnica, e disperdendo contemporaneamente il patrimonio di conoscenze pratiche e di risorse tecnico economiche possedute dalle singole scuole;
• la riduzione del numero degli assistenti tecnici, con la conseguenza di un'ulteriore riduzione dell'offerta formativa di tipo tecnico, dato che i docenti e gli ITP saranno costretti ad occuparsi durante la didattica di aspetti pratici e legati alla sicurezza;
• istituzione di un comitato tecnico scientifico con la partecipazione di rappresentanti delle aziende operanti sul territorio, con il rischio di restringere l'offerta formativa, riducendo la scuola pubblica ad una agenzia di formazione del personale delle aziende private.
Il Collegio Docenti riconosce l'esigenza di un cambiamento del sistema scolastico pubblico, che affronti i problemi della dispersione scolastica, dell'innovazione didattica, e dell'adeguamento alle esigenze della società e del rapporto con la scuola europea.
Ritiene che l'impostazione del Piano data dal MIUR debba essere radicalmente cambiata, mettendo a disposizione più risorse, anziché diminuirle, e valorizzando tutti i punti di eccellenza e di riforma emersi concretamente dalle scuole, nel rispetto del dettato costituzionale, che afferma che compito della scuola pubblica è quello di offrire a tutti i cittadini pari opportunità, favorendo la mobilità e la giustizia sociale.
Auspica che il percorso iniziato porti alla formulazione di una riforma meditata, condivisa, e pertanto . duratura nel tempo.
Chiede che sia prevista la consultazione degli esperti del settore, cioè in particolare dei docenti, sia individualmente, che attraverso gli organi collegiali.

elvira
Ospite


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Messaggio  ernesta Sab Nov 15, 2008 4:51 pm

Mercoledì 12 Novembre 2008 23:20
Pubblichiamo il testo elaborato dalla commissione mista che ha lavorato - nei giorni di cogestione - sulle disposizioni legislative per la scuola nel triennio 2009-2011. Il testo in oggetto è stato letto in tutte le classi sotto forma di comunicato approvato dalla Direzione

Gli allievi e i docenti del Liceo Classico "C. Beccaria" espongono il risultato dei lavori che si sono svolti nel corso della cogestione attuata insieme da studenti e insegnanti nei giorni 6, 7, 8 novembre 2008: un'importante esperienza di condivisione, di presa di coscienza e di partecipazione per tutti.
Alla luce dei dibattiti che si sono svolti, si è confermata la consapevolezza della gravità e della complessità dei problemi che affliggono la nostra scuola e, proprio per questo, è nata l'esigenza di una critica costruttiva e propositiva.
Siamo d'accordo sul fatto che la scuola vada riformata, che gli sprechi vadano eliminati, che vadano combattuti gli interessi di parte e il nepotismo nelle università.
Non condividiamo, però, le modalità con cui si pensa di risolvere la situazione: chiediamo infatti che non si proceda attraverso decreti legge e voti di fiducia, ma che si ricorra a un dibattito parlamentare aperto ad un rapporto costante con la società civile: riteniamo che solo in tal modo si possa adeguatamente affrontare un problema così articolato.
I tagli di denaro, di ore e di docenti peggiorano la crisi, non la sanano. La trasformazione delle scuole e delle università in fondazioni avrà come unico esito la privatizzazione fine a se stessa, e non certo la riqualificazione del sistema d'istruzione.
Chiediamo invece che la totalità dei fondi risparmiati venga reinvestita nella scuola pubblica per potenziarla realmente.
Il corpo docente ha il diritto/dovere di essere qualificato. Nel progetto, tuttavia, non vediamo modalità concrete per realizzare tale qualificazione, ma piuttosto indicazioni generali e generiche che non tengono conto della specificità del problema. Reclamiamo pertanto il diritto a corsi post lauream per la formazione iniziale dei docenti e riteniamo opportuno che i docenti in servizio e i loro dirigenti vengano costantemente valutati nel loro operato, ma richiediamo criteri di reclutamento e valutazione trasparenti, pubblici e condivisi da tutti.
Condividiamo la necessità di eliminare le carenze della scuola nel suo complesso attraverso interventi efficaci. Confermiamo però la necessità di salvaguardare la scuola pubblica nel suo ruolo formativo; crediamo che la scuola abbia diritto a piani di studio validi e a docenti adeguatamente specializzati e per questo capaci di promuovere lo spirito critico contro l'omologazione della cultura di massa: pertanto consideriamo deleteri la diminuzione delle ore di lezione, la riduzione del corpo docenti e l'accorpamento delle classi di concorso.
Siamo coscienti del fatto che la presenza nelle classi di allievi che non conoscono la lingua italiana costituisca un problema reale, che può incidere sulla preparazione di tutti gli studenti se non adeguatamente affrontato.
Rifiutiamo però le soluzioni semplicistiche, come le "classi ponte", che non favoriscono l'integrazione, bensì rischiano di impedire un effettivo inserimento nella società.
Chiediamo invece che vengano recuperati i fondi per reclutare facilitatori linguistici e mediatori culturali, e per sostenere gli interventi strutturali necessari per affrontare organicamente il problema nella sua totalità.

Continueremo ad impegnarci per una scuola che possa essere luogo di formazione e di sviluppo di un pensiero libero, critico e consapevole.

Milano, 8 novembre 2008

http://www.liceobeccaria.it/liceo-classico-beccaria-pubblicazioni/saggi-ricerche/426-comunicato-del-liceo-classico-statale-c-beccaria.html
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