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fine delle sperimentazioni nelle scuole superiori

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Messaggio  Olga Mar Nov 25, 2008 11:20 am

FINE DELLE SPERIMENTAZIONI NELLE SCUOLE SUPERIORI e RELATIVE MODIFICHE DEL QUADRO ORARIO

1. Attuali riferimenti legislativi certi

Lo Schema del Piano programmatico del Ministero dell'Istruzione in concerto con il Ministero dell'Economia che fa riferimento l'art. 64 della legge 133, prevede una revisione dei piani di studio e del quadro orario per tutte le scuole di ogni ordine e grado e fornisce a tal proposito delle linee guida che dovranno poi essere attuate tramite i regolamenti.
Vediamo cosa prevede nei dettagli tale piano riguardo alla ridefinizione dei piani di studio e dell'assetto orario delle scuole superiori.

Licei:
“I piani di studio relativi al sistema dei licei ... saranno riesaminati con l’obiettivo di razionalizzarne l’impianto in termini di massima semplificazione. Andranno in tale contesto definite le discipline ed i carichi orario delle singole tipologie in misura non superiore alle 30 ore settimanali”.

“L’orario obbligatorio di lezione nei licei classici, linguistici, scientifici e delle scienze umane sarà pari ad un massimo di 30 ore settimanali, con conseguente revisione dei quadri orario previsti dagli allegati al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
Per i licei artistici e i licei musicali e coreutici l’orario obbligatorio di lezione sarà di 32 ore settimanali, con conseguente revisione dei quadri orario previsti dagli allegati al decreto legislativo 17 ottobre, n. 226”.

Istituti tecnici e professionali:
“I piani di studio relativi agli istituti tecnici e professionali ... saranno anch’essi riveduti al fine di pervenire ad una ulteriore razionalizzazione e semplificazione.
Per quanto riguarda l’istruzione tecnica, se ne definiranno gli indirizzi in un numero contenuto e adottando un carico orario annuale obbligatorio delle lezioni non superiore a 32 ore settimanali.
Per l’istruzione professionale si opererà nel senso che gli indirizzi aventi una sostanziale corrispondenza con quelli dell’istruzione tecnica, confluiscano in quest’ultima, evitando duplicazioni di percorsi e di carichi orari e conseguente disorientamento dell’utenza. Si riorganizzeranno i rimanenti indirizzi di durata quinquennale, finalizzati al conseguimento di un titolo di studio di istruzione secondaria superiore, in un numero ristretto di tipologie che abbiano rilevanza nazionale, con un carico orario settimanale non superiore a quello degli istituti tecnici”.

“Per gli istituti tecnici e professionali previsti dalla legge 2 aprile 2007, n. 40, per i quali il numero degli indirizzi di studio dovrà essere opportunamente ridimensionato tenendo conto anche delle proposte del documento finale predisposto dall’apposita Commissione ministeriale di studio, l’orario obbligatorio delle lezioni non potrà essere superiore a 32 ore settimanali, comprensive delle ore di laboratorio. Per quanto riguarda gli indirizzi degli istituti professionali, si fa rinvio a quanto in precedenza previsto per la semplificazione e riduzione dei percorsi. La modifica degli ordinamenti si avvierà progressivamente a decorrere dall’anno scolastico 2009/2010. Dall’a.s. 2009/2010 non saranno conseguentemente attivate nelle prime classi le sperimentazioni attualmente in atto”.



2. Possibili attuazioni

Altri elementi significativi per comprendere come cambierà l'assetto delle scuole superiori si possono trarre dalla Relazione presentata dal Governo il 6 novembre 2008 sul Piano programmatico di interventi volti alla razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico. Atto n. 36.

Da tale relazione si evince che, ai sensi della legge 40/2007 (legge Fioroni) sono previste sei tipologie di licei a partire dall'anno 2009/2010:

Liceo Artistico (34 ore settimanali nel biennio e 35 ore nel triennio).
E' importante notare che attualmente il Liceo Artistico è pensato in modo da garantire che il lavoro sulle materie artistiche si svolto nella massima parte a scuola, riducendo le ore da 40 a 34 la peculiarità di tale indirizzo sparirà).

Liceo Classico (30 ore settimanali).
Attualmente molti licei classici, attraverso le sperimentazioni, arrivano anche a 34 ore, ad esempio il Brocca.
Liceo Linguistico (30 ore settimanali). Attualmente l'orario dei linguistici varia dalle 34 alle 36 ore.
Liceo Musicale e Coreutico (32 ore settimanali) con due sezioni, una musicale e una coreutica.
Liceo Scientifico (30 ore settimanali). Verranno eliminate delle sperimentazioni nazionali, come il PNI, la sperimentazione di scienze e del tecnologico, tutti indirizzi che arrivano intorno alle 34 ore.
Liceo delle Scienze Umane (30 ore settimanali). Con tale scelta si compie un passo indietro culturale perché si riconducono ad un unico indirizzo il liceo soci-psico-pedagogico e quello delle scienze sociali, che sono indirizzi distinti che formano a competenze diverse, da far notare che nella riforma Moratti, il liceo delle Scienze Sociali restava.

Infatti nella relazione si legge che “nel Liceo Artistico sono riuniti tutti gli indirizzi artistici e le sperimentazioni attualmente esistenti.
Nel Liceo Classico vengono confermate le ore settimanali degli insegnamenti caratterizzanti: italiano, latino e greco.
Nel Liceo Linguistico, di nuova istituzione, viene rafforzato lo studio delle lingue straniere, con particolare riferimento alla terza lingua, che inizia dal primo anno e non dal terzo, come attualmente avviene nel corrispondente indirizzo di studio sperimentale” (come fanno se oggi hanno tutti 4/6 ore in più, cosa taglieranno?).
“Nel Liceo Scientifico è previsto lo studio del latino in tutti e cinque gli anni e viene incrementato mediamente di 5 ore settimanali lo studio della matematica e delle scienze.
Nel Liceo delle Scienze Umane confluiscono gli ex Licei Magistrali” (mai esistiti) “e le sperimentazioni connesse. Viene confermato l'impianto prefigurato dalla riforma Moratti”.



Anche il sistema dell'istruzione Tecnico-Professionale è disciplinato dalla legge n. 40/2007 (legge Fioroni) e lo schema del regolamento attuativo dell'articolo 64 si pone pertanto in stretta sequenza con la legge 40/2007.

Gli istituti tecnici, nel nuovo impianto, sono compresi in due settori e si articolano in
undici indirizzi:

Settore economico
1) Amministrazione, finanza e marketing;
2) Turismo;

Settore tecnologico
1) Meccanica, Meccatronica ed Energia;
2) Trasporti e Logistica;
3) Elettronica ed Elettrotecnica;
4) Informatica e telecomunicazioni;
5) Grafica e Comunicazione;
6) Chimica, Materiali e Biotecnologie;
7) Tessile, Abbigliamento e Moda;
Cool Agraria e agroindustria;
9) Costruzioni, Ambiente e Territorio.

Gli indirizzi suddetti comprenderanno tutti gli attuali indirizzi dell'istruzione tecnica e quindi spariranno tutte le sperimentazioni che non sono comprese in questi indirizzi.
Monte ore: 1056 ore annue, corrispondente a 32 ore settimanali (contro le attuali 35/36),
articolato in un'area di istruzione generale comune e un'area di indirizzo.
Durata e articolazione percorsi: quinquennale con scansione 2+2+1 con primo biennio
orientativo e il successivo triennio (2+1) per facilitare l'ingresso nel mondo del lavoro e la
prosecuzione degli studi.


Tutta l’istruzione tecnico-professionale verrà inoltre devastata dalla riduzione degli insegnanti tecnico pratici e delle compresenze che attualmente sono alla base delle attività di laboratorio.
Nei singoli istituti si prevede anche la formazione di “un comitato tecnico-scientifico paritetico, composto da docenti ed esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca”.
Tale punto lascia davvero molto perplessi e non si comprende bene quale sia la necessità di tale comitato. Le scuole tecniche hanno sempre dialogato con il territorio, la storia del Torno, istituto superiore del castanese, ne è l’esempio. Questo sembra soltanto il modo per far entrare l’azienda a gamba tesa nella scuola, facendone una questione di sponsorizzazioni, fa anche pensare ad uno spostamento della Terza Area, le ore svolte dai professionisti nei professionali, alle scuole tecniche. Da notare che la terza area ha dato risultati molto diversi a seconda degli istituti e della capacità del dirigente scolastico di essere un interlocutore forte e serio.


E degli istituti professionali che sarà?
La situazione a riguardo è ancora meno chiara.
Da quanto si legge nei vari provvedimenti sembra che l'impostazione di fondo sia quella della L. 53/05 della Moratti, mai abrogata dal Ministro Fioroni.
L’istruzione liceale è vista come propedeutica per l’accesso agli studi universitari o tecnici superiori, quella tecnico professionale è essenzialmente rivolta a finalizzare gli indirizzi ad uno stretto collegamento con le richieste territoriali delle aziende.
Si ripropone nei fatti il doppio, anzi triplo canale, di memoria morattiana. Triplo perché la previsione di un assolvimento dell’obbligo a 16 anni nella formazione professionale regionale, che viene strettamente collegata con l’indirizzo professionale, ne fa un canale autonomo.
Quella professionale sviluppa competenze in “determinati ambiti settoriali, caratterizzati da filiere economiche specifiche”. L’attività si svilupperà attraverso tirocini, stage, alternanza scuola lavoro. Essa dovrà collegarsi strettamente alla formazione professionale regionale, che consente l’assolvimento dell’obbligo di istruzione dopo due anni.
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Messaggio  torno Mar Nov 25, 2008 2:38 pm

FINE DELLE SPERIMENTAZIONI e RIDUZIONE ORARI – POSSIBILE ATTUAZIONE


LICEI

Sono previste 6 tipologie di Liceo dove dovranno confluire tutte le attuali sperimentazioni:

Liceo Artistico:
34 ore settimanali nel biennio e 35 ore nel triennio a fronte delle attuali 40.
Impossibile garantire che il lavoro sulle materie pratiche sia svolto a scuola.

Liceo Classico:
30 ore settimanali a fronte delle 34 ore a cui attualmente si arriva grazie all’impiego di sperimentazioni quali i piani Brocca che dunque verranno eliminati.

Liceo Linguistico:
30 ore settimanali a fronte delle attuali 34/36 ore. Quali insegnamenti verranno tagliati?

Liceo Musicale e Coreutica:
32 ore settimanali con due sezioni, una musicale e una coreutica.

Liceo Scientifico:
30 ore settimanali a fronte delle 34 ore di alcuni indirizzi sperimentali nazionali quali il PNI, la sperimentazione di scienze e del tecnologico.

Liceo delle Scienze Umane:
30 ore settimanali. Ritorno al vecchio indirizzo unico socio-psico-pedagogico. Scomparirà il Liceo delle Scienze Sociali indirizzo distinto da quello psico-pedagogico sia per obiettivi che per competenze.


ISTITUTI TECNICI

Gli istituti tecnici, nel nuovo impianto, sono compresi in due settori e si articolano in 11 indirizzi in cui dovranno confluire tutte le attuali sperimentazioni.

Settore economico
1) Amministrazione, finanza e marketing;
2) Turismo;

Settore tecnologico
1) Meccanica, Meccatronica ed Energia;
2) Trasporti e Logistica;
3) Elettronica ed Elettrotecnica;
4) Informatica e telecomunicazioni;
5) Grafica e Comunicazione;
6) Chimica, Materiali e Biotecnologie;
7) Tessile, Abbigliamento e Moda;
Cool Agraria e agroindustria;
9) Costruzioni, Ambiente e Territorio.

In tutti gli indirizzi sono previste un massimo di 32 ore settimanali a fronte delle attuali 36.
Tutta l’istruzione tecnico-professionale verrà inoltre devastata dalla riduzione degli insegnanti tecnico pratici e delle compresenze che attualmente sono alla base delle attività di laboratorio.
Nei singoli istituti si prevede anche la formazione di “un comitato tecnico-scientifico paritetico, composto da docenti ed esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca”, Questo un modo, neanche tanto velato, per far entrare l’azienda a gamba tesa nella scuola.

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