COORDINAMENTO SCUOLA LOMBARDIA 3 OTTOBRE
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Messaggio  Olga Sab Ott 04, 2008 10:01 pm

ASSEMBLEA COORDINAMENTO LAVORATORI SCUOLA LOMBARDIA 3 OTTOBRE


Premesse:


Erano presenti circa 90 persone da 45 diverse Scuole.

Va sottolineato che rispetto all’incontro del 24 settembre risultano raddoppiate le presenze tanto delle scuole quanto dei singoli lavoratori, malgrado mancassero alcuni tra i partecipanti al primo incontro e malgrado alcune persone, pur presenti, abbiano deciso di non lasciare il proprio nominativo.

Erano presenti le seguenti scuole:

Milano:

Scuole elementari: Barozzi, Arcadia

Medie: Leonardo da Vinci, De Nicola, Primo Levi, Barozzi

Superiori: Luxemburg, Torno, Sraffa, Marie Curie, Galilei, Marconi, Pacle, Manzoni, Oriani-Mazzini, Frisi, Molinari, Elembargo, Tito Livio, Varalli, Feltrinelli

Provincia:

scuole medie: Franceschini (Trezzano S.N.), Mattei (pioltello), I.C. di Rovagnate

superiori: Torno (Castano), Primo Levi (Bollate), Erasmo (Bollate), Marconi (Gorgonzola), Casiraghi (Cinisello Balsamo), Machiavelli (Pioltello), Quasimodo (Magenta), Majorana (Rho), Gomelli (Besana), Primo Levi (S.Donato), Piero della Francesca (San Donato), Porta (Monza), Floriani (Vimercate), Falcone (Corsico), Omero (Bruzzano), Cavalleri (Parabiago), Curie (Cernusco S.N.), Curie (Tradate), Olivetti (Rho), Bachelet (Abbiategrasso), Gandhi (Besana Brianza)

Dall’analisi di questi dati si conferma una presenza preponderante di lavoratori delle scuole secondarie superiori.

Facilmente spiegabile è la scarsa partecipazione delle scuole primarie, che proprio perché sono state le prime a muoversi si sono già date propri autonomi strumenti organizzativi, con i quali occorre comunque tenersi in stretto contatto.

Una più attenta riflessione merita la scarsa partecipazione delle scuole “medie”, al fine di meglio coinvolgerle nel futuro.

Va infine sottolineata la più attiva partecipazione delle realtà periferiche e della Provincia, malgrado la distanza.


Prima parte:

L’assemblea ha preso avvio con alcuni chiarimenti in merito al complesso di norme già approvate o attualmente in discussione in Parlamento (schema attuativo legge 133) da parte di una rappresentante del “gruppo studio” del Coordinamento 3 ottobre, che ha proposto una sintesi dei punti di maggiore preoccupazione relativamente al mondo della scuola.

In particolare, con riferimento alla normativa, sono stati trattati i seguenti argomenti: l’insegnamento di sostegno, i tagli per docenti e personale ATA, la riduzione dell’orario per gli studenti, gli esuberi, l’eliminazione di co-docenze e compresenze, le gravi riduzioni nei corsi serali e nel tempo scuola degli Istituti professionali.
La prima parte dell’assemblea ha visto svilupparsi un costruttivo e vivace dibattito, dove ogni partecipante ha avuto la possibilità di arricchire le informazioni date grazie al proprio personale bagaglio di esperienze e conoscenze.

Grazie a questo fitto scambio di brevi interventi si è cercato di analizzare dati alla mano i provvedimenti che destano maggiore preoccupazione tra i lavoratori della scuola. Già da questi primi interventi si è però manifestato il forte desiderio di darsi da fare quanto prima per contrastare il complesso di norme contenute nei progetti Gelmini e Aprea.

A questo riguardo sono state lette e brevemente illustrate le proposte già avanzate a partire dal 24 settembre ed in particolare:

- Proposta di non collaborazione, ossia di non accettare progetti e funzioni strumentali, Non partecipare alle commissioni, Non partecipare alle uscite con i ragazzi (gite, teatro, ecc), Non accettare il coordinamento o dimettersi, non accettare ore di supplenza in più, non accettare il compito di tutor. Non fare corsi di recupero a pagamento, non fare Help ecc.

- Proposta di Sciopero Bianco: esprimere la propria volontà di non votare al collegio docenti (non l'astensione, il non voto!) per bloccare le delibere.

- Ad ogni collegio docenti e consiglio d'istituto presentare mozioni contro le leggi e i decreti del governo in materia di scuola.

- Creare (o aderire se ci sono già) COMITATI DI LOTTA in tutte le scuole che si mobilitino internamente.

- Partecipare all’assemblea indetta da “Retescuole” per il giorno 8 settembre (che coinvolgerà principalmente lavoratori delle scuole elementari)

- Organizzare un Presidio permanente in una piazza di Milano.

- Raccogliere informazioni sullo stato dell'applicazione della legge 626 nei plessi dove lavoriamo. Se non sono a norma denunciamo la cosa alla procura della repubblica. La scuola dovrebbe, a quel punto, essere chiusa.

- Blocco degli scrutini.

- Trovare una modalità per bloccare le operazioni di preiscrizione che di solito si tengono a gennaio.

- Partecipare a tutti gli scioperi possibili, a cominciare dallo sciopero generale nazionale del 17 ottobre.

- Aderire alle mobilitazioni di tutti gli altri gruppi, coordinamenti e associazioni.

- Aderire e firmare il volantino sulle Bugie della Gelmini.

- Rilanciare le azioni dimostrative all’interno delle nostre scuole sul tipo delle “giornate di lutto” già promosse nelle scuole elementari.


Seconda parte:

Nella seconda parte dell’assemblea si è dato quindi spazio alle proposte di chiunque abbia fatto richiesta di intervento. Dai singoli contributi sono venute fuori:

- la proposta di premere affinché ogni confederazione sindacale indica lo sciopero generale contro questo governo;

- la necessità di “proiettarsi all’esterno”, scongiurando sin dal principio il pericolo di costituire un coordinamento dei soli docenti precari;

- la centralità organizzativa dello sciopero del 17 ottobre, da promuovere in ogni realtà lavorativa;

- la necessità, in merito a detto sciopero, di prevedere una più ampia partecipazione possibile tanto al corteo di Roma quanto ad iniziative nella città di Milano (presidio avanti al Provveditorato);

- la necessità di convocare in ogni singola scuola assemblee con i genitori o illustrare gli aspetti nefasti contenuti nel progetto di “riforma” in consigli di classe aperti;

- la necessità di costruire “Comitati di lotta” in ogni scuola, con la possibilità di prevedere specifiche azioni di supporto per i lavoratori che si sentono troppo isolati nella propria scuola;

- la volontà di promuovere iniziative eclatanti, anche per risvegliare dall’apparente torpore i sindacati confederali. In tal senso si propone un presidio alla camera del lavoro;

- la necessità di migliorare i contatti con gli altri comitati e coordinamenti presenti sul territorio nazionale;

- l’esigenza di comprendere che la battaglia potrà essere lunga e che non dovrà considerarsi parsa anche qualora non dovesse portare a risultati visibili nel breve periodo;

- la necessità di non giocare solo “di difesa”, ossia a tutela del proprio posto di lavoro, ma di ripensare e rilanciare un nuovo modello di scuola e di insegnamento, anche e soprattutto nell’interesse degli studenti;

- la necessità di rendere visibile il nostro dissenso anche nella quotidianità del nostro rapporto con gli alunni e i genitori, portando, ad esempio, sui nostri vestiti e sulle nostre automobili adesivi con slogan brevi ed efficaci;

- necessità di volantinare più spesso avanti alle scuole;

- necessità di promuovere in primo luogo la giornata del 17 ottobre come momento centrale di lotta, raccogliendo anche una serie di altre proposte emerse in un appello unitario (allegato qui in basso)


Conclusioni:


Nelle conclusioni si è quindi cercato di focalizzare l’attenzione sulle proposte più ricorrenti e “sentite” e si è passati all’approvazione delle seguenti da parte dell’Assemblea:


- è stata approvata la creazione dei comitati di lotta e, laddove questo non fosse possibile, cercare di coinvolgere i colleghi con dei volantinaggi mirati davanti alle scuole;

- è stata approvato il suddetto appello da indirizzare a sindacati/associazioni/partiti politici/televisioni/radio in merito all'adesione allo sciopero del 17 ottobre;

- si è deciso di organizzare un presidio permanente (da valutare le modalità, l'organizzazione e i tempi);

- sulla non collaborazione nelle scuole rifiutando coordinamenti-gite-uscite di un giorno-verbalizzazioni-progetti: l'assemblea ha deciso di rinviare questa decisione articolando meglio la proposta nel prossimo incontro;

- è stata approvata la partecipazione ai consigli di istituto e ai consigli di classe aperti ai genitori per coinvolgere studenti e genitori;

- è stato sottoscritto un documento dal titolo "la scuola pubblica sta per essere smantellata! il progetto di scuola nascosto dietro le bugie del ministro Gelmini";

- è stata approvata la partecipazione alla fiaccolata del 6 ottobre sotto la sede della RAI di corso Sempione;

- è stata approvata la partecipazione all'assemblea dell'8 ottobre di Retescuole.


L’assemblea si è sciolta alle 20.00 decidendo infine che domenica 5 una parte del coordinamento (volontari) si riunisca per adempiere alle questioni operative ed in particolare affinché ci si adoperi sin da ora per la partecipazione alla manifestazione a Roma il 17 o, in alternativa, alla manifestazione della Cub prevista a Milano nella stessa giornata, cercando di convincere gli organizzatori a prevedere anche un Presidio davanti al Provveditorato.


Segue appello.


Mozione approvata dall’Assemblea del

“Coordinamento lavoratori della scuola 3 Ottobre”


In considerazione:

dei gravi tagli ai finanziamenti alla Scuola pubblica e dei progetti di legge attualmente in discussione alle Camere, che prospettano una dismissione della Scuola statale italiana.


L’assemblea dei lavoratori della scuola riunitasi all’Istituto Bertarelli di Milano


1) fa appello a tutti i lavoratori della Scuola, ai loro comitati ed ai loro coordinamenti affinché aderiscano e partecipino attivamente allo sciopero generale convocato dai Sindacati di base CUB, COBAS e SDL in data 17 ottobre, indipendentemente dalle proprie simpatie sindacali e dalle sigle di appartenenza. Detto appello si traduce nell’invito a partecipare alla Manifestazione di Roma, organizzando un proprio spezzone di corteo caratterizzato da uno striscione firmato dal “Coordinamento 3 ottobre”.


2) Sollecita tutti i Sindacati a convocare uno sciopero nella stessa data o ad aderire allo sciopero già convocato.


3) Invita gli studenti ed i loro genitori ad aderire allo sciopero e a partecipare attivamente ai momenti di lotta in programma a Roma ed a Milano per quella data.


4) Fa appello a tutti i lavoratori della Scuola, ai Comitati sorti nei diversi istituti, ai loro Coordinamenti ed alle loro Reti affinché costruiscano unitariamente un Presidio ed una assemblea pubblica di piazza, nella stessa data del 17 ottobre, di fronte al Provveditorato agli studi (CSA) di Milano.


Invita tutti i sindacati, i Partiti politici democratici ed i rappresentanti istituzionali a partecipare a questo Presidio.
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