COORDINAMENTO SCUOLA LOMBARDIA 3 OTTOBRE
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Punti dello Schema attuativo dell'articolo 64 della LEGGE 133 da diffondere

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Messaggio  Olga Dom Ott 19, 2008 1:57 am

Schema di piano programmatico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze
di cui all’art. 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133
26 settembre 2008


(Alla pagina 5)
1. Revisione degli ordinamenti scolastici.

In questa area si rende necessaria l’attivazione di iniziative volte sia ad armonizzare e ricondurre in un quadro coerente i diversi interventi di riforma ordinamentale succedutisi negli ultimi anni, sia ad operare, all’interno dei diversi ordini di scuola opportunamente rivisti, una riformulazione degli assetti orari. Nel quadro di tali iniziative si darà attuazione alla disposizione di cui all’art. 4 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, concernente la reintroduzione nella scuola primaria del maestro unico dal 1 settembre 2009.

- Intervento e razionalizzazione dei piani di studio
La revisione dei piani di studio… anche ai fini di una loro “essenzializzazione”…
Tale revisione sarà realizzata anche mediante l’adozione di uno o più Regolamenti ai sensi dell’art. 64 più volte citato nonché… di appositi decreti ministeriali che avviino il processo di innovazione fin dall’anno scolastico 2009/2010…
I nuovi piani di studio della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione costituiranno parte integrante dei Regolamenti da emanare in attuazione del presente piano programmatico.
I piani di studio relativi al sistema dei licei… saranno riesaminati con l’obiettivo di
razionalizzarne l’impianto in termini di massima semplificazione. Andranno in tale contesto definite le discipline ed i carichi orario delle singole tipologie in misura non superiore alle 30 ore settimanali.
I piani di studio relativi agli istituti tecnici e professionali … saranno anch’essi riveduti al fine di pervenire ad una ulteriore razionalizzazione e semplificazione.
Per quanto riguarda l’istruzione tecnica, se ne definiranno gli indirizzi in un numero contenuto e adottando un carico orario annuale obbligatorio delle lezioni non superiore a 32 ore settimanali… le suddette operazioni dovranno essere raccordate con i tempi previsti per la effettuazione delle iscrizioni e la determinazione degli organici.
Per l’istruzione professionale si opererà nel senso che gli indirizzi aventi una sostanziale
corrispondenza con quelli dell’istruzione tecnica, confluiscano in quest’ultima, evitando
duplicazioni di percorsi e di carichi orari e conseguente disorientamento dell’utenza. Si
riorganizzeranno i rimanenti indirizzi di durata quinquennale, finalizzati al conseguimento di un titolo di studio di istruzione secondaria superiore, in un numero ristretto di tipologie che abbiano rilevanza nazionale, con un carico orario settimanale non superiore a quello degli istituti tecnici… Dovrà infine essere ridefinito l'assetto organizzativo-didattico dei Centri di istruzione per gli adulti…

- Revisione dei quadri orario nei diversi ordini di scuola
Nella scuola dell’infanzia l’orario obbligatorio delle attività educative, nell’ottica di una
progressiva generalizzazione e tenendo conto delle diversificate esigenze rappresentate dalle famiglie, si svolge anche solamente nella fascia antimeridiana, impiegando una sola unità di personale docente per sezione
Nei territori montani, delle piccole isole e dei piccoli comuni privi di strutture educative per la prima infanzia, sarà consentita, ad integrazione del numero delle sezioni che non raggiungono il numero dei bambini stabilito, l’iscrizione alla scuola dell’infanzia di piccoli gruppi di bambini di età compresa tra i due e i tre anni, da inserire sulla base di progetti integrati, ispirati all’esperienza delle sezioni primavera, entro limiti massimi del numero di bambini fissato per sezione e dell’orario di svolgimento dell’attività educativa.

Nella scuola primaria va privilegiata ai sensi del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137,
l’attivazioni di classi affidate ad un unico docente e funzionanti per un orario di 24 ore settimanali.


Resta comunque aperta la possibilità di una più ampia articolazione del tempo scuola, tenuto conto della domanda delle famiglie e della dotazione organica assegnata alle scuole, nel rispetto dell’autonomia delle stesse.
Le relative opzioni organizzative possibili sono le seguenti:
la prima (27 ore), corrispondente all’orario di insegnamento di cui al decreto legislativo
59/2004, con esclusione delle attività opzionali facoltative;
la seconda (30 ore) comprensiva dell’orario opzionale facoltativo e con l’introduzione del maestro prevalente; quest’ultimo nei limiti dell’organico assegnato, integrabile con le risorse disponibili presso le scuole.
L’insegnamento della lingua inglese è affidato ad un insegnante di classe opportunamente
specializzato. Si dovrà prevedere, pertanto, un piano di formazione linguistica obbligatoria della durata di 150/200 ore attraverso l’utilizzo, come formatori, di docenti specializzati e di docenti di lingua della scuola secondaria di I grado. I docenti in tal modo formati, saranno preferibilmente impiegati, già dall’anno scolastico 2009/2010, nelle prime due classi della scuola primaria…
L’orario obbligatorio delle lezioni per la scuola secondaria di I grado è definito, in via ordinaria, nella misura di 29 ore settimanali (rispetto alle 32 attuali) con conseguente adattamento del quadro orario previsto dall’allegato C al decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59.

L’orario obbligatorio di lezione nei licei classici, linguistici, scientifici e delle scienze umane sarà pari ad un massimo di 30 ore settimanali, con conseguente revisione dei quadri orario previsti dagli allegati al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
Per i licei artistici e i licei musicali e coreutici l’orario obbligatorio di lezione sarà di 32 ore settimanali, con conseguente revisione dei quadri orario previsti...

Per gli istituti tecnici e professionali previsti dalla legge 2 aprile 2007, n. 40, per i quali il numero degli indirizzi di studio dovrà essere opportunamente ridimensionato… l’orario obbligatorio delle lezioni non potrà essere superiore a 32 ore settimanali, comprensive delle ore di laboratorio. Per quanto riguarda gli indirizzi degli istituti professionali, si fa rinvio a quanto in precedenza previsto per la semplificazione e riduzione dei percorsi. La modifica degli ordinamenti si avvierà progressivamente a decorrere dall’anno scolastico 2009/2010. Dall’a.s. 2009/2010 non saranno conseguentemente attivate nelle prime classi le sperimentazioni attualmente in atto.
Per i centri di istruzione per gli adulti, (compresi i corsi serali degli istituti di II grado) bisognerà ridefinire l’assetto organizzativo-didattico, prevedendo un numero contenuto di materie di insegnamento e legando l’autorizzazione dei corsi stessi al monitoraggio degli esiti finali. Eventuali docenti in esubero non potranno essere utilizzati in corsi o in moduli non ordinamentali.
Apposito intervento dovrà riguardare la figura del docente tecnico-pratico presente negli istituti di secondo grado, riducendo di almeno il 30%, rispetto a quelle previste dagli ordinamenti vigenti, le compresenze con il titolare della cattedra e la contemporanea revisione delle relative funzioni e di quelle dell’assistente tecnico, con l’obiettivo prioritario di assicurare la massima efficienza ed efficacia dell’attività didattica e in laboratorio.
(Pagina 9)[center]


Ultima modifica di Olga il Dom Ott 19, 2008 2:07 am - modificato 2 volte.
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Messaggio  Olga Dom Ott 19, 2008 1:57 am

2. Riorganizzazione della rete scolastica.

Il DPR 233/1998, nel fissare i parametri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche, prevede uno standard generale compreso tra i 500 e i 900 alunni, quale requisito per il conferimento dell’autonomia alle istituzioni scolastiche.
Lo stesso DPR 233 consente tuttavia una deroga a tale standard autorizzando, in via eccezionale, dimensionamenti di istituzioni scolastiche con una popolazione compresa tra le 300 e le 500 unità, a condizione che si trovino in zone montane o nelle piccole isole e si tratti di istituti comprensivi del 1° ciclo o “istituti superiori”del 2° ciclo.

Si può dunque stimare che una buona percentuale di istituzioni scolastiche, compresa tra il minimo certo del 15% e il massimo probabile del 20%, non sia legittimato a funzionare come istituzione autonoma.

Si rende pertanto necessario non solo eliminare le numerose situazioni non conformi ai parametri dell’attuale normativa, ma anche ripensare il sistema nel suo complesso al fine dell’ottimizzazione e della perequazione delle risorse umane…il progressivo superamento delle attuali situazioni relative a plessi e a sezioni staccate con meno di 50 alunni…
È opportuno, tuttavia, che l’intervento sia gradualmente realizzato dalle Regioni e dagli Enti Locali, col supporto di azioni mirate quali, ad esempio, l’attivazione di trasporti, l’adeguamento delle strutture edilizie ecc.. e provvedendo contestualmente alla realizzazione di servizi in rete.
In tale contesto va anche considerato il conferimento dell’autonomia ai centri provinciali per l’istruzione degli adulti…
Nell’azione di razionalizzazione della rete scolastica un modello da incentivare è quello degli Istituti «comprensivi»…

(Pagina 11)
3. Razionale ed efficiente utilizzo delle risorse umane della scuola.
…interventi volti ad eliminare circoscritte, ma non poco onerose, nicchie di spreco…
Personale docente
− Criteri e parametri per la determinazione degli organici del personale
… Si indicano, di seguito, alcune delle misure previste:
definizione di nuovi criteri per la determinazione... L’organico di istituto, determinato secondo le nuove previsioni ordinamentali, verrà assegnato alle scuole che, nell’ambito della propria autonomia, organizzeranno l’attività didattica con criteri di flessibilità;
ridefinizione dei criteri e parametri che presiedono alla formazione delle classi… che consentano di incrementare sia il rapporto alunni/docenti che quello alunni/classi, per un accostamento di tale rapporto ai relativi standard europei, come previsto dall’art. 64 comma 4 della legge 133/2008. Si confermerà il criterio di costituire le classi iniziali di ciclo esclusivamente sulla base del numero di alunni iscritti… I dirigenti scolastici sono personalmente responsabili di tale operazione… il rapporto alunni-classe si eleverà di uno 0,20 con riferimento all’a.s. 2009/2010 e di uno 0,10 in ciascuno dei due anni scolastici successivi…
superamento delle attività di co-docenza e contenimento delle attività in compresenza tra docenti di teoria e insegnanti tecnico-pratici di laboratorio;

riconduzione a 18 ore di tutte le cattedre di scuola di I e II grado;
eliminazione nella scuola secondaria di secondo grado della norma che consente di salvaguardare la titolarità del docente nei casi in cui vi sia stata la riconduzione della cattedra a 18 ore di insegnamento;
determinazione dell’organico dei docenti relativo ai corsi per l’istruzione degli adulti che tenga conto della serie storica degli alunni scrutinati e non di quelli iscritti, privilegiando i curricoli e i piani di studio con percorsi più brevi ed essenziali rispetto a quelli previsti per i corsi ordinari;
sostegno allo sviluppo di sistemi di istruzione a distanza;
graduale piena attuazione della disciplina prevista dal comma 413 dell’articolo 2 della legge 24 dicembre 2007 n. 244, relativa alla determinazione dei posti di sostegno per gli alunni disabili.

Classi di concorso
Si provvederà ad accorpare le classi di concorso con una comune matrice culturale e
professionale, ai fini di una maggiore flessibilità nell’impiego dei docenti…

Docenti specialisti di lingua inglese nella scuola primaria
… si porranno in essere le azioni finalizzate alla realizzazione di una intensiva formazione dei docenti che non hanno ancora il titolo per poter insegnare la lingua inglese.
Docenti inidonei per motivi di salute
La legge finanziaria per l’anno 2008 dispone la costituzione di un ruolo specifico per i docenti inidonei per motivi di salute, da impiegare anche in altre Amministrazioni. Occorre accelerare la prevista procedura. Ciò consentirà di eliminare questa voce di spesa che grava notevolmente sul bilancio dell’istruzione.
Riconversione professionale dei docenti
Saranno attivati corsi di riconversione professionale per i docenti, facenti parte delle classi di concorso in esubero, nonché corsi relativi ad altre tipologie di docenti, ai fini dell’inserimento in classi di concorso più ampie.
Utilizzo dei docenti in compiti diversi dall’insegnamento
Saranno rivisti gli istituti giuridici che comportano comandi, collocamenti fuori ruolo, utilizzazioni ecc... onde ridurre allo stretto necessario la incidenza della spesa rappresentata dal pagamento dei supplenti in sostituzione.
La revisione degli ordinamenti scolatici con una riduzione generalizzata del monte ore settimanale di insegnamento e la definizione di nuovi criteri per la formazione delle classi e degli organici, determinerà una riduzione strutturale della spesa…


PERSONALE ATA
−Criteri e parametri per la determinazione del personale ATA.
Anche per il personale ATA si dovrà procedere ad una revisione dei criteri e parametri che
presiedono alla sua quantificazione e assegnazione.
Occorre premettere che la riduzione dell’organico del personale ATA verrà realizzata su tutti i profili professionali, salvaguardando, per quanto possibile, le figure amministrative necessarie allo sviluppo dell’autonomia, come indicato nel parere della Commissione cultura della Camera.
Si ipotizza un’ azione di contenimento nella misura media del 17 % della dotazione organica modulando tale misura sui diversi profili.
La riduzione richiederà pertanto:
a) la revisione delle tabelle che attualmente determinano l’organico dei vari profili professionali, salvaguardando, prioritariamente, il contingente degli assistenti
amministrativi… si potrebbe ipotizzare l’attribuzione alle scuole di un organico
essenziale... vanno promosse iniziative di qualificazione professionale…
b) la formulazione del nuovo piano di dimensionamento sopra descritto ridurrà sia il numero delle istituzioni scolastiche che quello delle sezioni staccate, dei plessi e delle succursali, con conseguente riduzione del fabbisogno di personale ATA;
c) la revisione dell’orario degli assistenti tecnici, ai fini di una sua maggiore flessibilità in
relazione alla specifiche esigenze delle scuole, con particolare riferimento alla funzionalità
dei laboratori.
(Pagina 14)
QUADRO DEGLI INTERVENTI
L’art. 64 della legge 6 agosto 2008, n.133 prevede l’adozione, con decorrenza dall’a.s. 2009/10, di interventi e misure da portare a compimento nell’arco di un triennio, volti a:

a) incrementare gradualmente di un punto il rapporto alunni/docenti da realizzare comunque entro il 2011/2012;

b) ridurre nel triennio 2009/11 del 17% la consistenza del personale ATA determinata per
l’anno scolastico 2007/08.

Sono confermate le riduzioni previste dalla Legge finanziaria per il 2008.
Gli obiettivi attesi sono quelli indicati nella relazione tecnica di accompagnamento al decreto legge n. 112/2008, convertito dalla legge n.133/2008 e nel totale generale si quantificano in:

Tagli al Personale docente:
Anno scolastico
2009/2010 ->32.105 (ddl) + 10.000 (finanziaria2008)
2010/2011->15.560 (ddl) + 10.000 (finanziaria 2008)
2011/2012 ->19.676 (ddl)
Totale
87.341

Tagli al Personale ATA:
Anno scolastico
2009/2010-->14.167 (ddl) + 1.000 (finanziaria 2008)
2010/2011-->14.167 (ddl) + 1.000 (finanziaria 2008)
2011/2012-->14.167 (ddl)
Totale
44.500


non sono qui riportate le tabelle alle pagine 15 e 16 del “Piano”.


Legenda:
evidenziato in giallo: le parti che riguardano tutti gli ordini di scuola;
evidenziato in verde: infanzia e scuola primaria;
evidenziato in grigio: scuola media inferiore;
evidenziato in azzurro: scuola superiore.

Solo tre note:
1.Combinando i dati delle tabelle nelle due pagine conclusive del documento originale (pagg. 15-16) si possono ricavare i tagli per il personale docente dei tre diversi ordini di scuola, ottenendo circa: 30.050 per le elementari, 29.700 per le medie e 27.600 per le superiori. L’eliminazione (termine che ricorre spesso nel Piano programmatico) del personale appare governato, dunque, da un criterio di grande equità.
2.relativamente alla riduzione dei posti di sostegno la Gelmini sottolinea implicitamente che si applicano i tagli previsti da Fioroni. La sottolineatura è ineccepibile ed è doveroso rendere merito anche al precedente Ministro per la sua sensibilità nei confronti della disabilità.
3.Non è ineccepibile, invece, il calcolo relativo al personale ATA nella tabella conclusiva. Infatti14.167x3 prima dell’era Gelmini risultava 42.501, ai quali si sommano i 2.000 tagli previsti in finanziaria. Il totale un tempo sarebbe stato di 44.501 tagli per il personale ATA… ne manca 1 all’appello! Una domanda sorge spontanea: quale famiglia la sua ignoranza ha salvato dalla fame?
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