RIUNIONE OPERATIVA DOMENICA 12 OTTOBRE

Domenica prossima, ore 15.30, all'EX PALAZZINA DELL'ACQUA POTABILE di via Giambellino 150 (tram 14, bus 49 e 50):
RIUNIONE OPERATIVA
Appuntamento all'uscita della MM 1 Inganni (linea rossa) alle ore 15.00, per chi vuole usufruire di uno comodo strappo in macchina. Puntualità raccomandata.

Cari colleghi. Lo sciopero dio venerdì 17 ottobre si avvicina. Serpeggia fra noi un po' di stanchezza. Ma è proprio adesso che misureremo e misureranno la nostra capacità di resistere a questo attacco alla scuola pubblica, al nostro posto di lavoro, alle condizioni di vita nostre e della nostra gente.
A partire da questo sciopero saremo costretti a verificare se siamo in grado o meno di darci un'organizzazione che parta realmente dalle scuole in cui siamo presenti o vicino alle quali viviamo, creando dei comitati. Non è importante l'adesione più o meno passiva allo sciopero, ma il coinvolgimento durevole che sapremo creare a partire dalla partecipazione alle manifestazioni previste in quest'occasione.
Se non in ogni scuola in cui siamo presenti, almeno in ogni gruppo di scuole limitrofe deve stabilirsi un piccolo comitato che organizzi lo sciopero.
Se faremo decentemente questo lavoro in quest'occasione, il successivo sciopero del 30 (per altro ottenuto solo in virtù della pressione esercitata dalla convocazione dello sciopero del 17) potrà essere "esplosivo". In caso contrario le nostre manifestazioni, sia quelle del 17 che quelle del 30, potrebbero diventare tristi processioni funebri, in memoria della scuola pubblica e della nostra professione. Perciò stringiamo i denti e rimbocchiamoci le maniche.

Dopo l'assemblea di Rete Scuole di mercoledì scorso, è confermato che anche a Milano ci sarà una vera e propria manifestazione in difesa della scuola pubblica che partirà da p.zza Missori (concentramento a partire dalle ore 9.00, partenza più tardi) ed arriverà davanti alla sede del CSA della Lombardia (via Ripamonti).
Occorre organizzare la presenza dei comitati (delle scuole in cui si riesca a crearli) e del coordinamento 3 ottobre, con un suo striscione.

La riunione di domenica servirà per fare il punto della situazione:
- in quali scuole (medie e superiori) esistono già embrioni di comitati in difesa della scuola pubblica? Mi sembra che la scuola modello, per ora, sia il Marie Curie di Milano. Ma la mia conoscenza della situazione milanese complessiva, però, è limitata;
- come coinvolgere gli studenti e costituire insieme a loro dei comitati? Lunedì prossimo incontreremo gli studenti del coordinamento dei collettivi studenteschi. Con allcuni di loro, presenti all'assemblea della Rete Scuole, siamo infatti già entrati in contatto in quell'occasione;
- come contattare i comitati delle scuole elementari più vicine a quella in cui lavoriamo e fissare con loro dei preconcentramenti, per andare insieme in manifestazione? Alcuni abbocamenti ci sono già stati durante l'assemblea di Rete Scuole. La situazione, in un paio di macrozone sembra abbastanza promettente!
- chi di noi si assumerà la responsabilità di prendere contatto con i responsabili di piazza della Rete Scuole, della CUB e del coordinamento dei collettivi studenteschi? Sarebbe importante che si stabilissero dei momenti di incontro e di contatto fra i diversi cortei che attraverseranno per Milano.

Inoltre, sempre durante l'incontro di domenica, occorrerà:
- preparare e stabilire come distrubuire dei volantini e dei manifestini (N.B.: i volantini proprosti da Gianluca del Vico di Quarto Oggiaro e da Emanuele del Curie possono essere adottati di più scuole; dei manifesti di Rete Scuole saranno in distribuzione sabato e domenica pomeriggio a Chiamamilano, e bisognerà senz'altro recuperare e diffondere anche quelli)
- preparare uno o più striscioni (NB per Luigia e per i nostri "creativi" di laggiù: la sede è vicinissima al liceo scientifico Marconi!)
- stabilire come procurarsi uno o più megafoni e quant'altro

Infine: quali iniziative comuni possiamo portare avanti durante la settimana, per preparare lo sciopero? Volantino per i genitori, cartelloni che invitano allo sciopero, mozioni alle riunioni sindacali e nei collegi docenti, assemblee con gli studenti, ecc.: dobbiamo riordinare in modo operativo il patrimonio di volantini, mozioni e idee (vedi in particolare la riflessione di Giuseppe) di cui disponiamo, e progettare un percorso concreto che duri anche per il "dopo-sciopero". Lo sciopero deve essere solo un punto di inizio.

Insomma. C'è un sacco da fare....
A domenica, quindi. Forza e coraggio. E buon lavoro a tutti.

Claudio ITC Sraffa