COORDINAMENTO SCUOLA LOMBARDIA 3 OTTOBRE
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Messaggio  emanuele Gio Nov 06, 2008 1:25 am

Penso che a distanza di un mese si possa fare un po' il punto su questo coordinamento. La mia impressione è che il coordinamento sia stia diluendo nei vari comitati a difesa della scuola pubblica che sono nati in questo mese nelle varie scuole e ai quali molti di noi hanno aderito. E questo è un aspetto positivo, era infatti uno degli obiettivi principali. D'altro canto, raggiunto (anche se in parte) questo obiettivo, resta da domandarsi sul senso di questo coordinamento: cosa stiamo coordinando? Una rete che ha la finalità di coordinare le varie attività di mobilitazione delle scuole milanesi come sappiamo esiste già (retescuole) ed è anche ben organizzata, non avrebbe senso fare un doppione. Il nome che ci siamo dati "Coordinamento lavoratori della scuola 3 ottobre" è generico ed è anche sintomatico della difficoltà che a mio parere si sta mostrando sempre più evidente di mantenere in vita la "nostra creatura". Per avere un senso, per non essere un doppione e per poter partecipare con profitto alle varie iniziative di protesta dobbiamo, a mio parere, darci un'identità più circoscritta e che sia allo stesso tempo trasversale: il precariato. Infatti, se non abbiamo voluto insistere su questo tema per paura di ghettizzarci o per non voler porre (all'esterno) la questione dei tagli solo come un problema di posti di lavoro (tutto cose che condivido), resta il fatto che la gran parte di noi (forse tutti) siamo de facto precari e siamo i più coinvolti da questi tagli perchè ne va del nostro posto di lavoro. Qualcuno forse in queste ultime due settimane di dibattiti e manifestazione ha sentito parlare dei precari della scuola pubblica? Perchè si è parlato solo dei precari dell' università e degli enti di ricerca? E allora, svegliamoci! I precari della scuola sono tantissimi, in altre città ci sono coordinamenti di precari, se vogliamo continuare a dare un senso a questo coordinamento, diamoci questo "taglio" (se il termine "identità" non ci piace) e nelle stesso tempo partecipiamo ai comitati delle scuole e alle iniziative di retescuole. Ma se noi non prendiamo la parola, speriamo che qualcuno lo faccia al posto nostro?
Ciao, Emanuele.

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Messaggio  Olga Gio Nov 06, 2008 1:48 am

A questo proposito...

Il 30 c'è l'assemblea nazionale dei precari a Roma.
Dobbiamo assolutamente fare in modo che qualcuno di noi vada, così come proposto da Lucia più volte.
Ne discutiamo??
Chi può andare?
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Messaggio  Lucia Gio Nov 06, 2008 1:56 am

Concordo con Emanuele,
Il fatto che i colleghi di ruolo stiano facendo propria la lotta che noi abbiamo iniziato, è un bene:la scuola è di tutti noi e la sfida è essere una categoria, anche se il precariato è fatto proprio per spezzettarci e dividerci. Però noi rischiamo il posto di lavoro, i colleghi di ruolo rischiano "solo" un peggioramento delle condizioni di lavoro, quindi credo che sia importante darci un'identità in quanto precari, senza paura. Possiamo diventare un punto di riferimento, la punta di diamante di una lotta. Con questa identità possiamo anche guidare la protesta nelle nostre scuole. Certo è difficile, perché al contrario, ad esempio, dei ricercatori precari noi siamo sparsi in luoghi diversi, ma per questo ci siamo creati dei luoghi virtuali, soprattutto questo forum, che va usato di più, secondo me. Io credo che dobbiamo darci degli obiettivi legati alla nostra condizione di precari e guidare la protesta nelle scuole, così possiamo saldare la lotta per la qualità della scuola pubblica, con la nostra lotta anche per il posto di lavoro, in modo alto.
Quindi bisogna andare a Roma il 30 e, se si è riusciti oggi, a stabilire una data milanese per le scuole superiori, presentarci come comitato precari.

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Messaggio  simona Gio Nov 06, 2008 7:04 pm

Sono d'accordo con voi. Il precariato nella scuola superiore è una grande massa, ahimè silenziosa, e con pochissimo senso di appartenenza. La mia lunghissima esperienza di precaria mi ha reso piuttosto disillusa sulla possibilità di organizzare un fronte realmente comune. Ho l'impresssione che il fine ultimo sia sempre stato quello di portare a casa uno straccio di nomina, a dispetto delle condizioni sempre più assurde in cui questo è avvenuto.In ogni caso concordo pienamente sul fatto che dobbiamo costituire un gruppo precari e mi sembra che l'assemblea del 26 sia il momento adatto per farlo. Lì probabilmente troveremo anche chi è disposto ad andare a Roma e raccoglieremo un pò di soldi per il viaggio.Ciao

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Messaggio  emanuele Sab Nov 15, 2008 4:09 pm

Ciao, a tutti, rinnovo la discussione sul coordinamento 3 ottobre.
La mia proposta è la seguente: se nell'assemblea delle scuole superiori del milanese del 27 novembre si riuscirà a creare un coordinamento dei vari comitati delle scuole, il senso del nostro coordinamento dovrebbe spostarsi sul tema del precariato per due motivi:
- di fatto, noi del coordinamento, siamo tutti precari
- se l'assemblea funziona sarebbe sicuramente più utile che ognuno partecipasse come membro del comitato della scuola e non come membro del 3 ottobre
- il 3 ottobre non avrebbe più nulla da ccordinare, sarebbe solo un doppione.
- se il 3 ottobre dovesse diventare un coordinamento di precari, allora avrebbe senso partecipare all'assemblea delle scuole, oltre che come membri di un comitato della scuola, ANCHE come membri del 3 ottobre, facendo sentire anche la voce del precariato, PERCHE'
SIAMO NOI CHE VENIAMO TAGLIATI, 150.OOO POSTI SONO 150.000 PRECARI CHE L'ANNO PROSSIMO NON AVRANNO PIU' LAVORO.
Ciao, Emanuele.

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Messaggio  Olga Sab Nov 15, 2008 11:01 pm

Concordo pienamente con la tua analisi.
Penso che ognuno di noi debba continuare a lavorare come sta già facendo nel comitato della sua scuola e che come coordinamento 3 ottobre invece dovremmo sottolineare il nostro essere oltre che lavoratori della scuola, lavoratori precari... non per distinguerci, ma per far sentire meglio le voce di quelli che, più di tutti, pagheranno il prezzo dei tagli.
Dobbiamo far capire a tutti che esistiamo!!!
In tutta Italia esistono già molti coordinamenti di precari (quelli liguri e quelli veneti poi mi sembrano attivissimi!). Penso che dovremmo prendere spunto da loro per elaborare qualche azione che dia risalto alla nostra particolare condizione di docenti (gli ata a quanto pare non riusciamo proprio a coinvolgerli) precari.
Ovviamente tutto questo senza togliere tempo al prezioso lavoro nei comitati e per l'assemblea del 27 che deve continuare!
Che ne dite?
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Messaggio  Lucia Dom Nov 16, 2008 1:14 am

Concordo con entrambi.
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Messaggio  giuspala Dom Nov 16, 2008 8:26 pm

Mi dispiace ma non concordo. Per il momento il 3 ottobre è l'unico Coordinamento di lavoratori della scuola superiore esistente su Milano. Se nasceranno altri coordinamenti cittadini più ampi capaci di coinvolgere docenti di ruolo, studenti e insegnanti E AL MOMENTO NON ESISTONO allora se ne potrà riparlare. Ma ora i tempi a mio parere non sono maturi perchè per ora c'è solo un gruppo ristretto che si occupa dell'organizzazione dell'assemblea del 27 e non un vero e proprio coordinamento. Questo gruppo potrebbe anche dissolversi subito dopo quella data oppure dare vita a un vero coordinamento ma ora ancora non possiamo saperlo. Rete Scuole non può essere il nostro riferimento allargato sia perchè è composto soprattutto dalle scuole elementari sia perchè a mio parere, nonostante l'ottimo lavoro, non è completamente immune dall'influenza di certi grossi sindacati e partiti, influenze ereditate dalle precedenti lotte contro la Moratti. Per noi richiuderci ora nell'etichetta "precario" è un piccolo suicidio perchè significa tagliare fuori dalla possibilità di coinvolgere insegnanti di ruolo, studenti e genitori delle medie e superiori e essere per questi un punto di riferimento IN MANCANZA D'ALTRO. Ripeto le cose possono anche cambiare a breve ma le condizioni ancora non ci sono. Il tema del precariato è sicuramente fondamentale e ha una sua specificità ma io penso che il senso della nostra lotta ora debba andare oltre la difesa del proprio precario posto di lavoro. Noi stiamo lottando ora per la difesa della scuola pubblica e per la cancellazione dei tagli e questa è una battaglia che riguarda tutti, precari e non precari. Con questo non voglio dire che non mi renda conto che gli unici ad essere tagliati saremo noi precari ma non dobbiamo rischiare di creare contrapposizioni anche simboliche (precario/di ruolo, garantito/non garantito) con gli altri soggetti protagonisti, magari appellandoci a una generica solidarietà da parte di docenti di ruolo, insegnanti e genitori, con l'unico risultato di non far sentire negli altri (soprattutto i più distratti, quelli che dobbiamo ancora coinvolgere) questa lotta come comune e propria e quindi auto-ghettizzarci. Se nelle superiori il movimento crescerà tanto da potersi permettere il lusso di avere al suo interno tanti gruppi organizzati tra i quali quello dei precari allora noi saremo quel gruppo organizzato ma ora a noi, i più colpiti e coinvolti (e ci mancherebbe altro, altrimenti dormiremmo sogni tranquilli come tanti colleghi di ruolo!), ci tocca l'onere di portare la barracca per tutti (insieme a qualche colletivo scolastico più combattivo e organizzato) e a questo compito non ci possiamo sottrarre, deviando per la via più comoda di una lotta puramente identitaria e di difesa del nostro posto di lavoro, lotta che rischia di essere perdente perchè minoritaria e isolata. Anche perchè, piccolo inciso, non basta dire "precario" o "tagli" per trascinarci dietro gli eserciti di insegnanti precari che invece per lo più non si fanno coinvolgere e restano alla finestra. Non vorrei trovarmi a fare oggi una lotta da PRECARI ORGANIZZATI in quattro gatti per finire domani a fare con gli stessi quattro gatti quella da DISOCCUPATI ORGANIZZATI. Preveniamo tutto questo cercando di dar vita, anche nelle superiori, a un movimento il più largo possibile e unitario che ripeto OGGI NON C'E' ANCORA ABBASTANZA e mi auguro dopo il 27 e il 29 ci possa essere. Il modello di qualsiasi coordinamento cittadino deve essere quello che già si sta sperimentando nei comitati scolastici, dove insegnanti precari e insegnanti di ruolo non fanno certo un lavoro separato. L'Assemblea del 27 e la manifestazione del 29 proveranno a mettere in comunicazione tutti questi comitati e stimolare la nascita di altri. Solo a quel punto potremo sapere se a Milano esiste un Coordinamento ampio delle superiori insegnanti, genitori, studenti abbastanza ampio da poter contenere in sé anche la specificità precaria organizzata. Francamente penso che così a breve sarà difficile. Scusate il tono un pò brutale ma non spacchiamoci il capello su CHI SIAMO e COME CI CHIAMIAMO ma mettiamoci a lavorare con ancora più forza e impegno, io per primo, per far sì che la lotta dei precari e contro il precariato ma non solo quella, sia veramente una lotta di tutti.

Giuseppe

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il punto sul coordinamento Empty Infatti

Messaggio  emanuele Dom Nov 16, 2008 8:52 pm

Infatti, la mia premessa era: "Se nell'assemblea del 27 si riesce a realizzare un coordinamento", ALLORA, dovremmo interrogarci sul senso del coordinamento 3 ottobre che, se quell'assemblea darà i suoi frutti, potrà diventare un coordinamento di precari (altrimenti rimarrebbe un doppione senza alcun senso).
Ciao, Emanuele

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Messaggio  Olga Dom Nov 16, 2008 9:02 pm

Sù! Non siamo pessimisti... lavoriamo e incrociamo le dita per il 27!
Io ho inviato il volantino a tutti quelli che conosco, se siete d'accordo potremmo provare a fare un comunicato stampa per far pubblicare l'appuntamento anche su qualche giornale (il Manifesto?) o farlo passare in radio... intanto l'ho mandato anche ai precari di Mantova con cui sono in contatto...
Vediamo anche come vanno le lezioni in piazza sabato 22 (ditelo a tutti, in fin dei conti è la prima azione in piazza che il coordinamento riesce ad organizzare e bisogna assolutamente far venire gli studenti, io ho contattato il collettivo del Peano e mi risponderanno martedì, voi riuscite a contattare altri collettivi?) e lì volantiniamo a tutti i passanti!
Poi nella prossima settimana sarebbe il caso di volantinare davanti alle scuole dove non c'è mobilitazione, come diceva Emanuele... io come sempre sono libera il venerdì, voi il sabato... organizziamoci!

Coraggio e animo!
Olga
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